[Luana]

Di sicuro la gravidanza è una passeggiata. Davvero, per me è stato un periodo bellissimo. A parte i primi tre mesi, ricchi di ansietà, mi rendo conto di essere stata davvero bene. Sono stata fortunata, quasi nessun disturbo e il mio umore era quasi sempre ottimo. Mi sentivo piena di gioia. Certo, c’era l’ansia pre visita, ma poi tornando a casa che era andato tutto bene era sempre una grande gioia.
La gravidanza è stata bellissima, ma non avevo altrettante aspettative sulla maternità. Sapevo che sarebbe stata dura. Che quel buon umore perenne non sarebbe durato. Effettivamente è così, è difficile, ma è normale. Non bisogna farsi illusioni. La favola racconta che un grande amore e una gran felicità arrivano quasi per caso, come un uragano, al momento del parto. Ebbene, non è proprio così, perché poi bisogna fare i conti con la vita vera e per vita vera intendo notti di sonno interrotto, pianti, poppate, pannolino sporchi, ore trascorse tra la solitudine di casa. È questa la maternità, uno stravolgimento totale della propria vita. Giornate trascorse senza curare il proprio aspetto fisico, con l’umore altalenante. È questa la maternità ed è una grande prova.
Come tutte le prove che la vita ci pone di fronte, va affrontata, o meglio, bisogna immergersi dentro. È una gran palestra per la flessibilità mentale.
Io sono solo all’inizio di questo viaggio e ogni settimana mi sembra una conquista.

[Raggiodiluna]

E’ un post vecchio, ma lo leggo or ora e dico brevemente la “mia”. Credo che ogni gravidanza e maternità sia diversa. Anche la mia gravidanza ad esempio è andata piuttosto bene, sebbene arrivata dopo anni e anni di attesa. Per scelta, solo tentativi naturali. Sono fiera e orgogliosa di aver avuto il mio bimbo 100% naturale 😀 a 45 anni. Certo, sono in forma e dimostro, dicono, circa 10 anni in meno della mia età, fisicamente. In realtà, ero pronta da molto tempo. Ma tutto accade per una ragione: non sarebbe stato lui prima. E ti dico, che, da donna nel fiore della sua maturità, la maternità non è una passeggiata, certo, ma è altrettanto naturale della gravidanza: l’allattamento, soprattutto i primi tempi, le nottate in bianco, la forza e l’energia richieste per stare dietro al grande onore che è la crescita di un nuovo essere umano, il proprio figlio, non è una passeggiata, appunto. Però, vedo, che rispetto alle donne più giovani – anche se mi sento non così diversa rispetto a 10 o 20 anni fa e se ci sono differenze sono in positivo- accetto e vivo tutto con maggiore consapevolezza e gioia: vorrei fermare il tempo. L’esperienza di vita aiuta: si prende tutto con filosofia e relatività. Il poco sonno – ad esempio – non è semplice, ma si gestisce, perché ti rendi conto che la gioia di stringere il piccolo è più grande di qualsiasi ora di sonno. E poi io lo avevo già perso da anni. Ci si adatta: se dormo poco la notte, dormirò qualche ora in più il giorno. Con lui, rivivo una nuova infanzia e tutto è stupore e meraviglia. Forse 10-15 anni avrei vissuto le cose comunque con profondità e consapevolezza, ma non così. Alla mia età – sebbene abbia ancora tanti sogni da realizzare – ho realizzato diversi progetti, approfondito le relazioni umane, ne ho passate di tutti i colori nel bene e nel male. Ho avuto lutti. Non vivo ad esempio l’assenza dal lavoro – per quanto ami il mio lavoro – come una mancanza. Quindici anni fa sarebbe stato diverso, avrei vissuto alcune cose, seppur nella consapevolezza che un figlio è più importante di tutto il resto – come una rinuncia e una mancanza. Questo in breve. Non mi dilungo ulteriormente, ma ci tenevo a sottolineare che la gravidanza e la maternità sono sempre un grande dono e tutte le difficoltà quotidiane si superano. Anche per chi, come me e mio marito, conta prevalentemente se non solo sulle proprie forze.

Rispondi