Tiralatte: quali vantaggi per mamma e bambino?

Quali sono i vantaggi dell’uso del tiralatte e in quali situazioni può essere particolarmente d’aiuto.

Molte future mamme iniziano a pensare all’acquisto di un tiralatte già in gravidanza. In effetti, documentarsi su questo prezioso strumento prima della nascita del bambino può essere molto utile e permette di chiarirsi le idee per tempo, scegliendo successivamente il modello più adatto.

In questo articolo, ti spieghiamo quali sono i vantaggi dell’uso del tiralatte e in quali situazioni può essere particolarmente d’aiuto, insieme a qualche consiglio su come utilizzarlo al meglio.

Cos’è il tiralatte e a cosa serve?

Il tiralatte è uno strumento meccanico molto semplice che, con un apposito sistema di aspirazione, permette alla mamma di estrarre il latte dal seno senza dolore.

Questo dispositivo può essere utilizzato per vari scopi fin dai primi giorni dopo la nascita del bambino. Sebbene non sia indispensabile per tutte le mamme, in molti casi è davvero utile e di grande supporto.

I vantaggi del tiralatte

L’uso del tiralatte durante l’allattamento offre diversi vantaggi, sia per il benessere della mamma che per quello del bambino.

1. Supporto all’allattamento al seno

Il tiralatte è uno strumento molto importante per le mamme che intendono rientrare al lavoro ma desiderano continuare a offrire latte materno al bambino. Estrarre il latte permette infatti di creare una scorta da lasciare a chi si occuperà del bambino in loro assenza, favorendo la il proseguimento dell’allattamento al seno.

In aggiunta, questa possibilità può essere sfruttata se la mamma deve assentarsi temporaneamente, ad esempio per una visita medica. A questo proposito, ricordiamo che molti papà apprezzano la possibilità di partecipare attivamente all’alimentazione del bambino, oltre a poter offrire un supporto in più alla propria compagna.

2. Aiuto contro ingorghi mammari e mastiti

In caso di problemi come dotti lattiferi ostruiti, ingorghi mammari e mastiti, l’uso del tiralatte può aiutare a svuotare il seno e ad alleviare il dolore, in alternativa o in combinazione con la spremitura manuale del seno. In questi casi, comunque, si raccomanda di consultare sempre un’ostetrica esperta di allattamento.

3. Stimolo alla produzione di latte

La produzione di latte materno è regolata dalla legge della domanda e dell’offerta: più il seno viene svuotato, più latte viene prodotto. Per questa ragione, soprattutto all’inizio, è importante favorire il più possibile l’attaccamento al seno del bambino: ricordiamo infatti che, in condizioni normali, il metodo più efficace per stimolare il seno è aumentare la frequenza e la durata delle poppate.

In alcuni casi, tuttavia, il tiralatte può essere di grande aiuto per aumentare la quantità di latte o per impedire la sua diminuzione. Questo accade ad esempio quando il seno non viene adeguatamente stimolato perché:

  • il neonato ha difficoltà ad attaccarsi correttamente al seno o non riesce a nutrirsi a sufficienza (come può accadere ad esempio in caso di bambini prematuri);
  • mamma e neonato vengono separati alla nascita per problemi di natura medica (ad esempio quando è necessario ricoverare il bambino in terapia intensiva neonatale);
  • la mamma non può allattare il bambino direttamente al seno per motivi di salute.

Esistono delle controindicazioni?

Non esistono particolari controindicazioni all’uso del tiralatte. Scegliere se utilizzarlo o meno è una decisione del tutto personale e dipende dalle circostanze individuali.

Per evitare problemi, tuttavia, è essenziale:

1. scegliere un modello di qualità e adatto al proprio seno. Ad esempio, esistono marche di tiralatte che permettono di selezionare la dimensione della coppa in base al diametro del capezzolo. Se troppo larga o troppo stretta, la coppa può traumatizzare il capezzolo o anche solo essere inefficace.

2. utilizzarlo nel modo corretto. In particolare, per non irritare il capezzolo, è importante non superare il numero di minuti di estrazione suggerito dal modello scelto.

Acquisto del tiralatte: meglio prima o dopo il parto?

Molte mamme si chiedono se sia utile procurarsi un tiralatte prima del parto o se sia preferibile aspettare la nascita del bambino. Valutiamo insieme quali sono i pro e i contro di un acquisto anticipato.

Acquistare un tiralatte prima del parto: i vantaggi…

  • Avere il tiralatte già a disposizione alla nascita del bambino consente di utilizzarlo immediatamente qualora si presentassero problemi come ingorghi, sovrapproduzione o difficoltà di attacco del neonato al seno. Questo può evitare corse dell’ultimo minuto, specialmente nei primi giorni post-parto quando il tempo e l’energia sono spesso limitati.
  • Acquistare un tiralatte con anticipo permette di scegliere con calma un modello di qualità, confrontando prezzi e caratteristiche.

… e gli svantaggi

  • Alcune mamme non hanno alcuna necessità di usare un tiralatte, specialmente se l’allattamento avviene senza difficoltà e se non è previsto un rientro al lavoro poco tempo dopo il parto. In questi casi, acquistare il tiralatte potrebbe rivelarsi una spesa superflua.
  • Poiché ogni mamma e ogni bambino hanno esigenze diverse, acquistare un tiralatte senza conoscere il proprio flusso di latte o le proprie necessità potrebbe portare a scegliere un modello inadatto. Ad esempio, usare un tiralatte manuale potrebbe risultare scomodo per una mamma che ha necessità di utilizzarlo frequentemente, e che beneficerebbe di un tiralatte elettrico.

In conclusione

Il tiralatte è uno strumento prezioso per molte mamme, ma la decisione di acquistarlo prima o dopo il parto varia in base alle preferenze individuali e alle circostanze personali.

In generale, avere un tiralatte già disponibile prima del parto può offrire un immediato supporto in presenza di difficoltà iniziali con l’allattamento o nei casi in cui la mamma preveda un rapido rientro al lavoro.

D’altro canto, rimandare l’acquisto permette una scelta più mirata e consapevole.

Fonti