Esiste una musica per il neonato? Una tipologia di melodie da fargli ascoltare per stimolare il suo sviluppo neurocerebrale?
Per rispondere a queste domande ci viene incontro Leonardo Trevisan docente e compositore veneziano che ha dedicano gli utlimi decenni all’analisi dell’ascolto musicale.
Le tre caratteristiche fisiche principali del suono, spiega Trevisan, sono:
- altezza (funzione della frequenza dell’energia trasmessa: si misura in Hertz – Hz, cicli/secondo),
- intensità (funzione dell’ampiezza media della vibrazione trasmessa; si misura in Decibel -Db),
- timbro (prodotto dagli strumenti musicali).
Quando si ascoltano delle vibrazioni sonore queste raggiungono il cervello attraverso il sistema uditivo e vengono trasformate in stimoli.
Un neonato che ascolta una canzone, una melodia, un brano musicale di qualsiasi tipo, non fa altro che stimolare il cervello e il sistema neurocerebrale.
Quando il corpo umano entra in contatto con quste vibrazioni, spiega Trevisan, a sua volta inizia a vibrare e questo stato di vibrazione è tanto più positivo quanto più è piacevole lo stimolo sonoro.
Se un bambino ascolta una musica troppo alta, non è più stimolo sonoro ma inquinamento acustico perchè il corpo ne soffre. Lo stimolo sonoro pertanto non deve essere superiore ai 45-50 dB.
Attenzione quindi al modo in cui si fa ascoltare musica al bambino.
Musica per il neonato 0/12 mesi
Leonardo Trevisan ha composto e messo a disposizione gratuitamete ai genitori alcune melodie. Si tratta di composizioni semplici, delicate e raffinate, e come li definisce lo stesso Trevisan, “brevi messaggi di affettività e di amore”.
Queste melodie possono essree isate come fonte di rilassamento, o per creare un rituale prima della messa a nanna ad esempio:
Se avete già ascoltato della musica adatta alla gestazione durante gravidanza, il bambino apprezzerà anche ascoltare le stesse melodie.
La musica in base all’età: dalle prime settimane di vita in poi
Per evitare che il neonato reagisca negativamente a stimoli sonori forti e rumori improvvisi, nelle prime settimane di vita si consiglia di evitare di tenere apparecchi radio, TV, computer a volume elevato. Rumori forti e improvvisi infatti possono essere causa di agitazione e disagio.
Dal secondo-terzo mese di vita, secondo Trevisan, si può iniziare l’ascolto musicale, attraverso melodie dolci, rilassanti, che permettano di cominciare a formare il gusto per la musica.
Già a 6-7 mesi di vita il neonato il neonato fa suo un elemento importante della musica, il ritmo. Infatti riesce a seguire l’andamento musicale di un canto eseguito dalla mamma muovendosi in modo ritmico. A 18-20 mesi riesce a nche a balbettare le prime melodie musicali.
A 2-3 anni sono in grado di riprodurre parti di canzoni o canzoncine intere, riconoscono le canzoni e i brani musicali provano gli strumenti musicali, saltano, danzano, camminano a tempo di musica.
La scuola dell’infanzia prima e la scuola primaria dopo, dovrebbero svolgere un ruolo importante nella formazione musicale.
In questo ambiente, conclude Trevisan, l’educazione musicale deve necessariamente integrarsi nella totalità dell’insegnamento per permettere un armonioso sviluppo di tutto l’essere nella sua realtà fisica, affettiva, intellettuale e spirituale.
Per raggiungere queste mete, è necessario che l’istruzione musicale a livello primario disponga almeno di cinque-sei ore alla settimana.
Contenuti forniti dal compositore Leonarod Trevisan
Per info : www.fondazionepremioaltino.it