La maternità è un viaggio unico per ogni donna. Nell’immaginario collettivo rappresenta un periodo di gioia e realizzazione ma non è sempre così: per alcune donne può essere fonte di ansia e preoccupazione.
È importante riconoscere che questi sentimenti sono normali e che esistono diverse condizioni che possono influenzare il benessere emotivo di una neomamma, tra cui la Depressione Post Partum (DDP). Questo disturbo, tuttavia, va differenziato da altre sofferenze psicologiche, come il Maternity Blues e la Psicosi Post Partum.
Indice
Maternity Blues: un’esperienza comune
Nei primi 10-15 giorni dopo il parto, oltre il 70% delle madri può sperimentare il cosiddetto “Maternity Blues“.
Questa condizione si manifesta con:
- leggeri sintomi depressivi
- oscillazioni dell’umore
- crisi di pianto
- sensazione di inadeguatezza
- labilità emotiva
Il Maternity Blues è legato ai rapidi cambiamenti ormonali post parto. Per questa ragione è generalmente transitorio e si risolve spontaneamente entro 2-3 settimane.
Depressione Post Partum: i sintomi per riconoscerla
Quando i sintomi del Maternity Blues persistono o peggiorano oltre le prime settimane, potrebbe trattarsi di Depressione Post Partum.
Questa condizione colpisce circa il 10-15% delle neo-mamme e solitamente si manifesta 3-4 settimane dopo il parto, con un picco intorno al 4°-5° mese.
Sintomi comuni della Depressione Post Partum includono:
- tristezza persistente
- insonnia o eccessiva sonnolenza
- stanchezza cronica
- agitazione o irritabilità
- difficoltà di concentrazione
- senso di inadeguatezza nel prendersi cura del bambino
La Depressione Post Partum può essere influenzata da fattori ormonali, fisici, psicologici e sociali. Una storia pregressa di depressione può aumentare il rischio.
Psicosi Post Partum: una condizione rara ma seria
In casi più rari, alcune donne possono sviluppare la Psicosi Post Partum, una condizione grave che richiede attenzione medica immediata.
I sintomi includono:
- deliri
- allucinazioni
- comportamenti bizzarri
Chiedere aiuto: un passo importante
Se riconoscete in voi stesse o in qualcuno a voi vicino questi sintomi, è fondamentale parlarne con persone di fiducia come:
- familiari e amici
- il medico di base
- uno psicologo o uno psichiatra
- centri di salute mentale o consultori familiari
Ricordate: non siete sole in questo percorso.
Molte donne attraversano esperienze simili e chiedere aiuto è un segno di forza, mai di debolezza. La vostra salute mentale è importante quanto quella del vostro bambino. Prendersi cura di voi stesse è il primo passo per il benessere vostro e della vostra famiglia.