Molte donne che pensano a una seconda gravidanza sono spaventate dal pensiero di non riuscire ad amare il secondo figlio come il primo.
Questo timore affligge anche i padri, anche se in genere sono meno inclini ad ammetterlo.
Spesso c’è la paura di togliere attenzioni, tempo e amore al primogenito, soprattutto perché nei primi mesi la madre dovrà occuparsi molto del bambino appena nato, mentre il “grande” potrà aspettare.
Spesso la madre è afflitta da sensi di colpa per le attenzioni che dovrà dare al piccolo di continuo e per il fatto che potrà dedicare meno tempo al primo figlio, il quale poterebbe diventare geloso e sentirsi trascurato.
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Come rendere serena l’attesa del secondo bambino
In realtà quando si decide di avere un secondo figlio, se i genitori vivono serenamente questa scelta rendendo partecipe il primogenito in tutto quello che succede durante la gravidanza, anche lui sarà sereno e vivrà questo momento in maniera naturale, senza gelosie e senza timori di essere messo da parte o amato di meno.
Un’attesa serena del secondo figlio e un coinvolgimento di tutta la famiglia getterà le basi solide per uno sereno rapporto tra i fratelli, dove il “grande” dimostrerà protezione nei confronti del primogenito e la voglia di relazionarsi e giocare con lui, anche se molto poi dipende dalla differenza di età tra i due fratelli.
Con il secondo figlio l’amore raddoppia
I genitori che si trovano in dubbio se sia possibile amare entrambi i figli dovrebbero riuscire a comprendere che l’amore per i figli si distribuisce equamente.
Per dirlo con le parole di tante mamme e papà, “con il secondo figlio l’amore non si divide ma raddoppia“.
Naturalmente, poiché ogni figlio è diverso – così come lo sono i genitori – sarà amato in modo differente. Tuttavia, in una famiglia “sana” non esiste un figlio più amato dell’altro.
Il figlio preferito
Quello che abbiamo detto finora è vero anche se in tutti i genitori esiste il pensiero del figlio prediletto.
Naturalmente, la maggior parte dei genitori non ammette di avere un figlio preferito nemmeno sotto tortura: non a caso, tutte le famiglie che si sono sottoposte a ricerche su questo tema in diversi paesi del mondo hanno preteso l’anonimato assoluto.
L’importante è che ogni genitore sia consapevole di questa preferenza e che sia capace di gestirla nel miglior modo possibile, senza accentuare troppo le differenze.
C’è da dire che, da un lato, i figli spesso sono completamente diversi tra loro, mentre dall’altro, anche i genitori non sono gli stessi rispetto all’epoca in cui hanno avuto il primo figlio, e pertanto sarebbe bene evitare di fare troppi paragoni.
Non c’è comunque un figlio meno amato di un altro, vengono solamente amati in maniera differente, in quanto si tratta di persone diverse con cui i genitori instaurano relazioni differenti.
Inoltre, possiamo dire che, nel momento in cui un genitore si pone dei dubbi o ha delle perplessità, sta già cercando il miglior modo possibile di comportarsi con i propri figli senza troppe disparità.
In conclusione
La verità è che ogni genitore “sano” è in grado di amare uno o più figli contemporaneamente in maniera diversa. Allo stesso modo ogni figlio ama i propri genitori in maniera differente. Tutto questo non significa che l’amore sia minore o maggiore per l’uno o per l’altro, semplicemente è un sentimento unico e diverso.