Musica in gravidanza: quali benefici sulla mamma e il bambino?

Perchè alle donne viene spesso consigliato di ascoltare musica durante la gravidanza? Leonardo Trevisan, docente, musicologo e musicista veneziano  fin dagli anni Ottanta si è concentrato sullo studio, sulla ricerca e sull’analisi dell’ascolto della musica.

Affinché la musica  possa avere una funzione di rilassamento fisico e mentale è necessario che durante tutto il periodo della gravidanza la futura mamma si abitui a questa forma di rilassamento musicale.

Diversi studi hanno rilevato che la musica favorisce la produzione di “endorfine”, sostanze naturali che allontanano lo stress e favoriscono uno stato generale di benessere.

Durante la gravidanza questo benessere serve sia alla futura mamma sia al neonato.

Il rilassamento che deriva dall’ascolto della musica infatti contribuisce ad abbassare le tensioni, a regolarizzare i battiti del cuore e la pressione del sangue, contribuendo così ad allevuare i disturbi tipici della dolce attesa.

Grazie alla produzione di endorfine, l’ascolto musicale contrasta la stanchezza ed il malumore ed aiuta a vivere più serenamente un periodo che può essere accompagnato da ansie e preoccupazioni sulla salute del bambino, sul momento del parto, sulla capacità di essere mamma.

musica gravidanza

Quale musica ascoltare in gravidanza?

Spesso si è potati a pensare che la musica più adatta sia quella classica. Leonardo Trevisan ci spiega che non solo la musica di Mozart e Vivaldi è idonea … ma tante altre armonie.

Tra queste armonie si inseriscono quelle originali e inedite, create proprio dal compositore veneziano per le mamme in gravidanza.

Secondo Leonardo Trevisan la musica che più si presta alla donna in dolce attesa, al feto e al bambino fin dalla nascita è quella classica tonale non drammatica.
Si tratta di melodie  adatte anche allo sviluppo dell’affettività, della sensorialità e dell’intelligenza nel bambino.

Leonardo Trevisan si è  cancellato dalla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori) come compositore ed autore per dare la possibilità a tutte le gestanti e neomamme, di qualsiasi livello sociale, di ascoltare gratuitamente la musica scritta per loro e per i loro figli.

Quando ascoltare la musica in gravidanza

Il modo migliore per ascoltare la musica in gravidanza è quello di effettuare durante la giornata, preferibilmente nel tardo pomeriggio, una seduta di ascolto suddivisa in due parti.
La prima parte di 30-40 minuti  serve come rilassamento psichico-mentale.

Il rilassamento che deriva dall’ascolto infatti contribuisce, come spiegato in precendenza, ad abbassare le tensioni, a regolarizzare il battito del cuore e la pressione del sangue.In questa prima parte di rilassamento  Leonardo Trevisan consiglia di ascoltare anche le ninne nanne e melodie rivolte al neonato.

Il tempo di ascolto deve essere progressivo,  a partire quindi  dai 30/40 minuti al giorno nei primi mesi di gravidanza fino ad arrivare ai 50/60 minuti circa al giorno negli ultimi mesi.

Èdi fondamentale importanza fare molta attenzione ai decibel emessi durante l’ascolto che non devono superare i 45/50 decibel.

Per la gestante, aggiunge Leonardo Trevisan,  si prestano bene anche altri stili musicali come la canzone, la new age, il jazz, il folclore, a condizione che siano composizioni che possano emettere luce, senso di emozioni piacevoli, di sicurezza, di gioia, di energia e di allegria.

Essendo questi stili più diffusi della musica classica è bene che la scelta delle composizioni venga fatta dalla gestante con la collaborazione del suo compagno.

Il canto in gravidanza

Il canto permette di stabilire maggirmente un legame intomo ed emotivo tra madre e figlio favorendo lo sviluppo affettivo, sensitivo e cognitivo.

In varie parti del mondo, spiega Leomnardo Trevisan,  è usanza di molte civiltà cantare durante la gravidanza e il parto, anche se con modalità diverse. In certe zone è la madre che canta, in altre sono una o più donne che cantano di fronte alla gravida.
Diversi studi condotti in ambito scientifico evidenziano l’importanza della voce materna quale elemento primario del mondo prenatale.
Il respiro, la voce, la musica e il canto materno sono infatti la base per un corretto sviluppo del feto prima e del neonato poi.

Il bambino già durante la sua vita intrauterina ascolta e risponde. Per questo si consiglia alla madre e anche al padre di parlare e cantare al nascituro con l’ausilio di carezze sul pancione.
Una bellissima e utile forma di comunicazione che darà i suoi frutti anche dopo la nascita per lo sviluppo affettivo e sensoriale del bambino.

Contenuti  forniti dal compositore Leonarod Trevisan

Per info : www.fondazionepremioaltino.it