La maggior parte delle donne può tranquillamente continuare a lavorare durante la gravidanza sia perchè sta bene sia perchè il lavoro che fa glielo permette.
È ovvio che la dolce attesa pone delle nuove sfide sul posto di lavoro. La stanchezza nei primi mesi si fa sentire, mentre l’ingombro del pancione e le difficoltà di movimento sono evidenti nell’ultimo trimestre.
È importante quindi sapersi regolare, saper riconoscere propri limiti, capire come alleviare i disagi, e riconoscere quando il lavoro può diventare un pericolo per la gravidanza.
In poche parole cerchiamo di adattarci alla nuova situazione cercando di mantenere la produttività con un occhio di riguardo alla nuova condizione.
1. Gestire le nausee
Io continuavo a vomitare i primi mesi di gravidanza, le nausee non mi abbandonavano.L’unica cosa che riuscivo a digerire era la pizza Quindi prima di andare al lavoro, prendevo una pizza surgelata dal freezer, la cucinavo, la tagliavo a spicchi, avvolgevo ogni spicchio nell’alluminio, e quando mi capitavano i morsi allo stomaco, tiravo fuori uno spicchio dalla borsa. Avevo un lavoro che mi permetteva di prendermi quei 5 minuti di pausa per mangiare un po’ perchè se non avessi placato il buco nello stomaco, venivo presa dai conati e chi lavorava più!
Per gestire la nausea quindi cercate di evitare tutte le situazioni che ve la provocano. Per me funzionava la pizza per stare un po’ meglio, c’è invece chi si trova bene con i cracker, chi con i grissini, chi ancora con lo zenzero.
2. Gestire la stanchezza
Ci sono dei giorni in gravidanza in cui la stanchezza prende il sopravvento e ti metteresti a dormire ovunque. Se sei al lavoro questo non è possibile nonostante la forte tentazione di appoggiare la testa sulla scrivania o su qualsiasi piano orizzontale.
Può essere di aiuto un’alimentazione adatta alla gravidanza, che preveda tutti quei principi nutritivi che durante i nove mesi sono richiesti maggiormente per via della nuova vita che sta crescendo in noi.
La stanchezza ad esempio può essere un sintomo di anemia di carenza di ferro, che va affrontata o con degli integratori specifici o aumentando il consumo di carne, pesce, cereali integrali, verdure verdi e fagioli.
Importanti è prendersi delle piccole pause per riattivare la circolazione se fate un lavoro sedentario, o qualche minuto a luci spente ed occhi chiusi se fate un lavoro caotico. Entrambi i metodi servono per ricaricarsi.
Fondamentale è anche l’idratazione: tenete sempre un bottiglia d’acqua a portata di mano nella vostra postazione di lavoro per poter continuare a sorseggiare liquidi.
3. Delegare
Non potete pretendere di farvi le vostre 8 ore al lavoro e poi tornare a casa e caricarvi sulle spalle tutta la sua gestione: pulizie, stiro, ecc.
Per questo dovete imparare a chiedere aiuto nonostante l’orgoglio di voler sempre fare tutto da sola.Questo esercizio di richiesta di aiuto vi servirà anche dopo quando avrete il bambino piccolo.
Chiedete al vostro compagno, a vostra madre, alla suocera, o per questo periodo assumete qualcuno che vi aiuti nelle pulizie della casa.
Fate la spesa on line se nella vostra zona è possibile o mandate il vostro lui a fare le scorte di viveri.
Non rinunciate però ai vostri spazi e all’esercizio fisico. Fate una passeggiata quotidiana soprattutto se il vostro lavoro è sedentario. Oppure seguite un corso per gestanti: piscina, yoga ecc. ( sempre se il medico è d’accordo).
Andate a letto presto. Cercate di tenere come obiettivo le classiche 8 ore di sonno a notte. Riposate sul fianco sinistro, e aiutatevi con i cuscini per trovare la posizione migliore.
4. Piccole accortezze per stare meglio
Mano a mano che la gravidanza procede, lo stare seduta a lungo o lo stare in piedi a lungo, possono diventare scomodi.
Continuate a prendervi quelle pause anti-affaticamento, per sgranchirvi le gambe, alleviare la tensione muscolare e prevenire l’accumulo di liquidi nelle gambe e nei piedi.
Se lavorate sedute, sarebbe importante avere a disposizione una sedia regolabile o un buon supporto per la schiena soprattutto quando il peso e la postura cambiano. Se la sedia non è regolabile, utilizzate un cuscino per fornire un supporto extra alla schiena. E possibilmente tenete alzate le gambe per diminuire il gonfiore.
Se lavorate in piedi cercate di usare un supporto per metterci sopra un piede: può essere uno scatolone, uno sgabello… un poggiapiedi, e alternate la gamba appoggiata. Non dimenticatevi le pause per sgranchirvi le gambe e riattivare la circolazione.
Importante è anche utilizzare delle scarpe comode con un buon supporto per il piede.
Piegarsi per sollevare:
Anche se sollevate qualcosa di molto leggero è importante farlo nel modo giusto per tutelare la schiena.
Piegate sempre le ginocchia, tenete il carico vicino al corpo sollevandolo con le gambe e non con la schiena.
Evitate anche di fare torsioni con il corpo durante il sollevamento.
Trovate il giusto approccio nel sollevamento e nel riposizionamento dei pesi in gravidanza su wikihow.
5. Lo stress
Lo stress sul posto di lavoro lavoro può esaurire l’energia necessaria per prenderti cura di te e del tuo bambino.
Cercate di ridurre lo stress in questo modo:
- Prendete il controllo della situazione facendo un elenco delle cose da fare e definendo le priorità. Considerate anche l’eventualità di delegare o di eliminare le cose non necessarie da fare
- Parlate delle vostre frustrazioni con il vostro partner, con una vostra amica o un collega.
- Cercate di adottare delle tecniche di rilassamento. Considerate l’idea di iscriverci a un corso di yoga per gestanti se avete il benestare del vostro medico
6. Precauzioni da adottare al lavoro
Alcune condizioni di lavoro potrebbero aumentare il rischio di complicazioni durante la gravidanza – soprattutto se siete ad alto rischio di lavoro prematuro. Tra queste condizioni troviamo.
- L’esposizione a sostanze nocive
- La posizione prolungata in piedi
- Il sollevamento di pesi,
- Il rumore eccessivo
- Forti vibrazioni dovute ad esempio ai grandi macchinari
- Temperature estreme
Se siete preoccupate per uno qualsiasi di questi problemi, segnalatelo al vostro medico per capire insieme se occorre adottare precauzioni speciali o modificare le mansioni di lavoro o richiedere il congedo anticipato.