Cosa non si può bere in gravidanza?

Dubbi su cosa puoi e non puoi bere in gravidanza? Ecco cosa devi sapere!

Una corretta idratazione in gravidanza ha un ruolo fondamentale per il benessere di mamma e bambino. Non tutte le bevande, però, si prestano a essere consumate in dolce attesa: alcune, infatti, sono assolutamente da evitare, mentre altre dovrebbero essere assunte con moderazione. Vediamo insieme quali.

Bevande alcoliche e superalcoliche

Meglio astenersi. Qualunque quantità di alcol consumata dalla futura mamma è in grado di attraversare la placenta e di raggiungere il nascituro, che non possiede gli enzimi necessari per smaltirlo. Un eccesso di alcol può causare un ritardo nella crescita fisiologica del bambino, fino a vere e proprie anomalie di sviluppo, come la cosiddetta sindrome feto-alcolica (che comporta malformazioni del volto e ritardo mentale).

Bibite gassate e zuccherate

Da consumare occasionalmente. Questo tipo di bevande, compresi i succhi di frutta confezionati, contengono elevate concentrazioni di zuccheri o dolcificanti, che durante la gravidanza possono aumentare il rischio di sviluppare il diabete gestazionale.

Tè e caffè

Da limitare. La caffeina contenuta in queste bevande può accentuare alcuni disturbi tipici della gravidanza, come ritenzione idrica e bruciore di stomaco. Per quanto riguarda il nascituro, invece, l’effetto della caffeina in gravidanza è ancora controverso, anche se alcuni studi sembrano indicare che un eccesso di consumo può aumentare il rischio di aborto spontaneo e di ridotta crescita fetale.

Attualmente, in caso di gravidanza fisiologica, il consiglio è quello di non superare i 200 milligrammi di caffeina al giorno, che corrispondono a circa 2-3 tazzine di caffè espresso, 2-3 tazze di te nero o 3-4 tazze di tè verde. In presenza di fattori di rischio, è invece opportuno consultare il medico di fiducia.

Quali tisane non bere in gravidanza

In linea generale, in gravidanza non esistono controindicazioni per le tisane rilassanti e digestive (come melissa, camomilla e malva), mentre sono sconsigliate:

  • le tisane a base di oli essenziali (come menta e arancio amaro)
  • le tisane a elevato potere lassativo (come aloe, senna, rabarbaro).

In ogni caso, prima di consumarle, è sempre bene chiedere consiglio al ginecologo.