Datteri in gravidanza: è vero che aiutano a far partire il travaglio?

I datteri sono ricchi di proprietà e benefici per le mamme in attesa. Tra questi, secondo alcuni studi, ci sarebbe anche la capacità di favorire un travaglio più rapido e semplice.

Con l’avvicinarsi della data presunta del parto, molte future mamme iniziano a informarsi in maniera approfondita sui metodi naturali per avviare il travaglio, in modo da scongiurare eventuali induzioni.

Tra gli alimenti più citati per favorire l’inizio delle contrazioni troviamo sicuramente i datteri, un frutto ricco di innumerevoli proprietà e benefici per mamma e bambino. 

Le proprietà dei datteri

I datteri contengono un’elevata concentrazione di fruttosio, uno zucchero semplice che viene assorbito molto velocemente dall’organismo. Si tratta quindi di un vero e proprio concentrato di energia, che aiuta a contrastare l’affaticamento.

Oltre agli zuccheri, questo frutto racchiude in sé tutti i principali nutrienti della dieta e in particolare:

  • proteine
  • omega 3 e 6
  • acido folico
  • vitamina C
  • vitamina K
  • ferro
  • magnesio
  • potassio
  • fosforo

Questo alimento, infine, rappresenta un’eccellente fonte di fibre solubili e insolubili, che hanno proprietà lassative, aumentano il senso di sazietà e contribuiscono a evitare gli sbalzi di glicemia.

Mangiare datteri in gravidanza: i benefici

L’elevato contenuto di fruttosio rende i datteri un alimento perfetto per contrastare i cali di energia che accompagnano la dolce attesa, oltre che per affrontare le fatiche del travaglio.

Inoltre, grazie alla presenza di proteine, acidi grassi essenziali, vitamine e minerali, un consumo moderato di datteri in gravidanza può aiutare la futura mamma a supportare la crescita del bambino, a regolare la pressione arteriosa (riducendo il rischio di ipertensione e pre-eclampsia) e a contrastare l’anemia. 

In aggiunta, l’elevato contenuto di vitamina K favorisce la salute ossea e, grazie all’effetto sulla coagulazione del sangue, può contribuire a prevenire le emorragie post-partum.

Infine, la ricchezza di fibre può aiutare a contrastare il senso di fame e ad alleviare la stitichezza che spesso caratterizzano la dolce attesa.

Datteri in gravidanza: quali preferire?

Sul mercato, i datteri vengono proposti freschi (in inverno), secchi o preparati con mandorle e ricoperti di cioccolato. Il consiglio è quello di scegliere il prodotto più naturale, perché le manipolazioni possono aggiungere zuccheri e grassi che ne alterano il valore nutrizionale.

Poiché in questi frutti l’apporto calorico e il contenuto di zuccheri è molto elevato, durante la gravidanza si raccomanda di non consumarne più di una manciata (circa 6 datteri al giorno). Tuttavia, in caso di eccesso di peso o di diabete gestazionale, il ginecologo potrebbe consigliare di ridurre le porzioni o perfino di eliminarli dalla dieta.

Datteri in gravidanza: è vero che aiutano a stimolare il travaglio?

Secondo alcuni studi, il consumo di 6 datteri al giorno nell’ultimo mese di gravidanza sarebbe in grado di favorire la dilatazione della cervice uterina e di ridurre la durata del travaglio. Purtroppo però, si tratta di studi molto piccoli, che non sono sufficienti a dimostrare con certezza queste proprietà.

Fonti