Dopo la gioia del test positivo, la coppia potrebbe notare dei cambiamenti nel desiderio sessuale, sia da parte della componente femminile che maschile. Perché succede e come cambia l’intimità in gravidanza?
Indice
- Come cambia il desiderio femminile in gravidanza?
- Calo del desiderio maschile in gravidanza: possibili cause
- Aumento del desiderio sessuale nel secondo trimestre
- Calo del desiderio sessuale nel secondo trimestre
- Il desiderio sessuale nel terzo trimestre
- Parola d’ordine: comunicazione
- Riferimenti principali
Come cambia il desiderio femminile in gravidanza?
Durante il primo trimestre e in particolare all’inizio della gravidanza, la donna vive moltissimi cambiamenti sia fisici che psicologici.
Ad esempio, subisce l’influenza degli ormoni che spesso rendono il seno più teso, il che può causare un leggero fastidio o un vero e proprio dolore. Inoltre, gli organi sessuali diventano più sensibili.
Tipicamente compaiono nausea, vomito e molta stanchezza, che cambiano i ritmi e le abitudini della mamma in attesa e quindi della coppia. È piuttosto normale, infatti, che in seguito a questi disturbi la donna abbia un calo del desiderio. Da parte sua, l’uomo potrebbe non riuscire a comprendere subito lo stato psico-emotivo della compagna e sentirsi respinto, nonché a volte un po’ preoccupato per il posto che il bambino prenderà nella sua vita.
Al contrario, in alcune donne il desiderio di avere rapporti sessuali può aumentare, a volte perché si accentua il bisogno di conferme e rassicurazioni rispetto al proprio corpo, altre volte perché uno stile di vita più regolare, senza alcol, senza fumo e con una dieta più sana ed equilibrata influisce positivamente sulla libido, sull’immagine corporea e sull’autostima che sono strettamente collegate alla sessualità.
Calo del desiderio maschile in gravidanza: possibili cause
Talvolta invece sono gli uomini che hanno un calo del desiderio durante la gravidanza. In alcuni casi, la diminuzione della libido maschile può essere dovuta al bisogno di proteggere la futura mamma e al figlio che porta in grembo, oltre che al timore di fare del male al bambino durante il rapporto sessuale. In altri casi, l’uomo potrebbe sentirsi in qualche modo inibito dai cambiamenti psicofisici della compagna, con un conseguente calo del desiderio nei suoi confronti.
Aumento del desiderio sessuale nel secondo trimestre
Solitamente il secondo trimestre è il periodo più tranquillo della gravidanza.
In questa fase la futura mamma dovrebbe ormai aver preso coscienza del suo nuovo stato e aver raggiunto un equilibrio di benessere generale. La stanchezza e la nausea dovrebbero essere scomparse o molto diminuite, e la pancia non è ancora così ingombrante da richiedere nuove posizioni per fare l’amore. Il corpo più formoso spesso aiuta la futura mamma a sentirsi più sexy e femminile e l’uomo riconosce in lei questa aumentata sensualità. Tutto ciò potrebbe portare la coppia a una ripresa del desiderio sessuale, dove femminilità e virilità sono al culmine delle loro possibilità, in quanto la vaso-congestione riduce l’orifizio vaginale durante i rapporti e le sensazioni e il piacere sono duplicati.
Talvolta, l’orgasmo femminile può causare delle piccole contrazioni all’utero, che però non rappresentano un rischio per il bambino.
Calo del desiderio sessuale nel secondo trimestre
Al contrario, alcune donne possono non riconoscersi più e non sentirsi più femminili a causa dei cambiamenti del loro corpo. Allo stesso modo, potrebbe invece accadere che l’aspetto più rotondeggiante della donna, e soprattutto della pancia, inibisca il desiderio sessuale del partner.
Altre volte, invece, le future mamme possono sentirsi molto preoccupate per il futuro e non riuscire quindi a vivere serenamente il presente. La stessa cosa può accadere al partner, preoccupato per le future responsabilità e con il timore di sentirsi inadeguato alla nuova e futura dimensione genitoriale. Anche questi aspetti possono influenzare negativamente in desiderio, causando un calo della libido.
Il desiderio sessuale nel terzo trimestre
Nell’ultimo trimestre la donna tende a sentirsi più affaticata, i cambiamenti del corpo diventano evidenti soprattutto per quanto riguarda l’addome e solitamente anche la sessualità cambia in modo notevole.
In questa fase, molte future mamme hanno un rapporto contrastante con il proprio corpo. I chili in più e la comparsa di smagliature e gambe gonfie, oltre ai controlli medici che si talvolta si intensificano, possono interferire con la serenità che si era raggiunta nel secondo trimestre. Continuare a sentirsi femminili in un corpo così cambiato diventa quindi sempre più difficile e il desiderio sessuale può risentirne.
Inoltre, anche l’uomo potrebbe cominciare a vedere la propria compagna un po’ meno come amante e più come una futura madre. Anche il desiderio sessuale maschile, quindi, può subire un lieve calo.
Parola d’ordine: comunicazione
Nonostante tutti questi nuovi cambiamenti, le coppie più affiatate sia fisicamente che psicologicamente modificano la loro attività sessuali solamente per quanto riguarda le posizioni da assumere, poiché l’aumento del pancione rende necessarie altre posizioni per fare l’amore.
Alcuni futuri genitori, sapendo che in pochi mesi la loro vita cambierà, intensificano la loro attività sessuale per godere e sfruttare al massimo questo momento solo per loro. In queste coppie, che non hanno mai smesso di avere rapporti intimi e li hanno vissuti serenamente, sarà molto più semplice ristabilire un equilibrio sia emozionale che sessuale dopo la nascita del bambino.
Ad ogni modo, il fulcro del buon funzionamento di ogni coppia anche durante la gravidanza, passa attraverso la comunicazione e l’ascolto del partner rispetto alle proprie paure e alle proprie esigenze. Per questo, è importante cercare di condividere all’interno della coppia le proprie inibizioni e le emozioni positive e negative che si stanno provando in questi nove mesi.
Fondamentale è che, se la coppia si trova ad affrontare un calo del desiderio (così come in presenza di controindicazioni ai rapporti sessuali) vengano privilegiati altri canali affettivi, come carezze, coccole o massaggi per mantenere viva l’intimità.
Riferimenti principali
- Istituto di Sessuologia Clinica. La sessualità in gravidanza.
- Ministero della Salute. Linee Guida sulla gravidanza fisiologica.