Molte famiglie vogliono allargarsi e decidono di cercare il secondo figlio.
A volte si è un po’ preoccupati per la reazione del primogenito, cosa farà, come si sentirà, come possiamo affrontare l’argomento e tanti altri dubbi confondono i genitori.
Capita spesso che siano i primogeniti a richiedere insistentemente un fratellino o una sorellina, eppure, nonostante questo, il secondogenito potrebbe comunque essere visto come un intruso con cui dover spartire l’affetto e il tempo di mamma e papà, oltre che i giocattoli.
Indice
Come spiegare che c’è un fratellino o una sorellina in arrivo?
Se il primogenito ha un’età inferiore ai 2 anni potete cominciare a spiegargli cosa succede nel pancione di mamma quando la gravidanza comincerà a vedersi. Per fare ciò potete aiutarvi con libri illustrati a tema e magari utilizzando gli album di quando era lui a essere nel pancione e delle prime foto di quando è nato e così via. Aiutati dai disegni e dalle foto per lui sarà più semplice riuscire a capire cosa sta succedendo, anche se fino a che non tornerete a casa con il neonato non sarà del tutto consapevole di cosa lo aspetta.
Quando i bambini hanno invece dai 2 ai 4 anni cominciano ad essere più concreti a rendersi conto della crescita della pancia e riescono ad avvertire i movimenti del bambino. In questa età, per via della loro personalità già abbastanza sviluppata, i bambini non sono troppo piccoli per capire perfettamente che il nuovo arrivato non sarà una minaccia e che non devono essere sempre al centro dell’attenzione, ma che dovranno imparare a condividere l’affetto dei genitori.
Dopo i 5 anni invece evitate di nascondergli la gravidanza e mettetelo al corrente non appena la gravidanza è ormai certa. I bambini dai 5 anni in su capiscono perfettamente tutti i discorsi degli adulti e spesso si accorgono molto in fretta che cosa sta succedendo.
La notizia andrebbe comunicata in modo chiaro e comprensibile senza troppi giri di parole, spiegando brevemente che sta crescendo un bimbo dentro la pancia della mamma e che fra qualche mese uscirà e farà parte della famiglia, ovviamente senza scendere troppo nei dettagli su come potrebbe svolgersi il parto ed evitando anche di parlare di dolore, perché il primogenito non associ al bambino in arrivo la colpa della vostra sofferenza e ne abbia paura. Evitate di dire ai bambini che il nuovo arrivato sarà un compagno di giochi, perché di certo non sarà così per un bel po’ di mesi!
Parola d’ordine: coinvolgere
Dopo aver comunicato la notizia si può iniziare a coinvolgere il bambino nei preparativi come l’acquisto dei vestiti, le creme per il corpo e tanto altro. È importante riuscire a interessarlo, perché gli sarà utile per assimilare l’idea del nuovo membro della famiglia. Ovviamente non bisogna obbligarlo se non ha voglia: troverete un altro momento in cui lui non è presente per fare gli acquisti.
Se i bambini dovranno condividere la stessa camera da letto, è bene procedere alle modifiche della stanza prima del parto e non subito dopo, per evitare che il primogenito si senta spodestato da quella che era solo la sua camera e soprattutto per evitare ulteriori cambiamenti dopo l’arrivo del fratellino o sorellina. Nelle modifiche alla cameretta dategli voi la scelta tra due colori che vi piacciono e che possano andare bene per entrambi i bambini, concedendogli la scelta di qualche dettaglio poco costoso e che con il tempo possiate modificare: vostro figlio sarà felice di scegliere qualcosa per la cameretta che dovrà condividere con il fratellino o sorellina.
Qualsiasi cambiamento come togliere il pannolino, togliere il ciuccio ecc., andrebbe evitato subito dopo la nascita del fratellino. Meglio aspettare qualche mese, perché troppi cambiamenti non sarebbero certo d’aiuto.
Mentre siete in ospedale, se vi è possibile, fate in modo che il primogenito stia molto con il papà e condivida con lui qualche attività che gli piace molto, come andare al parco, in piscina, al luna park oppure pranzare o cenare fuori. Insomma, create qualche occasione speciale perché possa sentire meno la mancanza della mamma e non veda il nuovo arrivato come un invasore.
Una cosa banale ma molto importante per parenti e amici è quella di salutare e accogliere sempre prima il fratello maggiore, poi salutare e coccolare il nuovo arrivato, che non si sentirà offeso se salutato anche mezz’ora dopo il grande, mentre il contrario fatto regolarmente infastidisce a aumenta la gelosia del maggiore sentendosi sempre meno al centro dell’attenzione nel modo sbagliato.
Come prevenire e gestire la gelosia del primogenito
La gelosia del primogenito nei confronti del nuovo arrivato è lecita sia che la manifestino al momento della notizia sia subito dopo la nascita.
Ci sono bambini che esprimono la loro gelosia con rabbia e capricci, con distacco dalla mamma o al contrario con un forte attaccamento e aggressività nei suoi confronti. Altri invece la manifestano attraverso piccoli dolori psicosomatici come mal di pancia, irritazioni cutanee e prurito, e altri ancora hanno piccoli momenti di regressione quindi si fanno la pipì o la cacca addosso, vogliono di nuovo il ciuccio che hanno smesso l’anno passato o non hanno mai voluto.
Tutti questi comportamenti sono normali, quindi non spaventatevi, non sgridateli ma imparate ad ascoltarli, a chiedere del loro dolore e a rassicurarli. Prendetevi del tempo da condividere solo con il primogenito, così sarà più facile per lui capire che a volte anche alla mamma serve del tempo da sola con il fratellino o la sorellina. Ricevendo l’affetto e lo spazio necessario di cui ha bisogno, presto il primogenito vorrà tornare “grande” e riuscirà a ritrovare il suo equilibrio all’interno della famiglia.
Un altro consiglio è quello di coinvolgere il fratello maggiore nel cambio del pannolino o durante il bagnetto. Mentre allattate il piccolo, inoltre, potete ad esempio raccontargli una favola.
Sostanzialmente, si tratta di reimpostare via via una nuova quotidianità in famiglia, per dare spazio al piccolo nato, a fratelli e sorelle, alla coppia e a momenti per tutta la famiglia.
Letture consigliate
Ecco alcuni libri che possono essere d’aiuto per preparare i bambini a diventare fratelli e sorelle maggiori:
- “La sorellina di Lisa” Ed. A.Gutman Il Castoro
- “Come nascono i bambini: manuale illustrato di educazione sessuale per i più piccoli” R.Harris Ed.Emme
- “Il ciuccio in gola” di D. Attilini e L. Pacelli Prospettiva Editrice,
- “Aspettando un fratellino” di Marianne Vilcoq (Babalibri), “Nicolò desidera un fratellino” di Bernhard Lins e Alenka Sottler (Bohem Press)
- “Quando arriva un fratellino” di Nicoletta Costa (Emme Ed).