Esami di diagnosi prenatale per settimana di gravidanza. Il ginecologo, durante la prima visita dovrebbe infatti informare i futuri genitori sulle varie tecniche a disposizione, invasive o non invasive, sui rischi e sui benefici, in modo tale che la coppia possa affrontare una scelta informata.
Esami di diagnosi prenatale per settimana di gravidanza non invasivi
Si definiscono esami non invasivi i test di screening che non mettono a rischio la gravidanza durante la loro esecuzione.
Tutti questi esami non forniscono un dato certo ma una probabilità.
Translucenza nucale: da 11+0 a 13+6 settimane di gravidanza
Test Combinato (Translucenza nucale + Bi-test):
- Translucenza nucale: da 11+4 a 13+6
- Prelievo ematico per il Bi-test: da 9+0 a 13+6
Test Integrato: Test Combinato + ulteriore prelievo ematico (Tri-test) a 15-18 settimane.
Test del DNA fetale: da 10+0 settimane di gravidanza. Esistono vari tipi di test (come PrenatalSafe, Nativa, Harmony, Aurora, Neobona o Vera test) ciascuno con la propria sensibilità e specificità.
Ecografia Morfologica: da 19+0 a 21+0 settimane di gravidanza
Esami invasivi
I seguenti esami forniscono un esito certo, sono esami diagnostici, che però sono accompagnati da una piccola percentuale di rischio. La villocentesi ha un rischio di aborto dell’1% circa, mentre l’amniocentesi di 0,5-1% circa.
Villocentesi: da 11+0 a 13 settimane di gravidanza
Amniocentesi: da 15+1 a 18 settimane di gravidanza
Sui campioni prelevati con queste tecniche (villi coriali o liquido amniotico), oltre all’analisi del cariotipo può essere affiancata un’analisi genetica del DNA fetale. Ad esempio il test PrenatalScreen permette di eseguire sul feto un’analisi di oltre 1000 malattie genetiche.