Se stavate cercando un ulteriore motivo per eliminare le sigarette in gravidanza eccovelo servito.
Un nuovo studio pubblicato su The American Journal of Human Genetics, mette in evidenza che le alterazioni nel DNA dei bambini nati da madri fumatrici, rispecchiano quelle presenti negli adulti che fanno uso di sigarette.
Per il fumo subito in gravidanza pertanto, nascerebbero bambini che hanno a livello del DNA una storia da fumatore. Non molto rassicurante vero?
I ricercatori hanno analizzato i dati riguardanti le mamme e i loro bambini appena nati per vedere come il fumo di sigarette in gravidanza può influenzare la metilazione del DNA.
Quando le donne fumano ogni giorno durante la gravidanza i ricercatori hanno trovato ben 6.073 posizioni in cui il DNA dei bambini risulta metilato in modo diverso dal DNA dei neonati nati da madri non fumatrici.
La metilazione del DNA, spiegata molto semplicemente, è un meccanismo coinvolto nell’espressione dei geni. Recenti studi hanno dimostrato che può avere un ruolo importante nello sviluppo di tumori.
Molte delle differenze nella metilazione si sono riscontrate o vicino ai geni implicati nello sviluppo del sistema nervoso e polmonare, o vicino ai geni legati alla comparsa di tumori legati al fumo , o in prossimità di geni legati a difetti come il labbro leporino e la palatoschisi.
Si sa da tempo che il fumo di sigarette in gravidanza fa male e questo studio fornisce ulteriori prove: già alla nascita i bambini di madri fumatrici dimostrano segni di metilazione riscontrabili in fumatori adulti.
E questo è decisamente preoccupante oltre che penalizzante per la salute futura del bambino.
I dati sono stati raccolti da studi fatti in tutto il mondo e riguardano 6685 donne con i loro bambini. La maggior parte delle donne partecipanti alla ricerca ha dichiarato di non fumare, ma circa il 13% delle donne erano fumatrici quotidiane in gravidanza e un altro 25% ha ammesso di aver fumato in modo occasionale durante la gravidanza.
Per analizzare i pattern di metilazione del DNA dei neonati, i ricercatori hanno raccolto campioni principalmente dal sangue del cordone ombelicale, appena dopo il parto. Oltre a documentare le differenze tra i neonati di non fumatrici e i neonati di fumatrici regolari, i ricercatori hanno esaminato un piccolo gruppo di bambini più grandi scoprendo che almeno alcune delle differenze di metilazione legate al fumo in gravidanza persistevano ancora negli anni. Questo per dimostrare gli effetti a lungo termine nel bambino del fumo subito in gravidanza.
Mentre lo studio non prova come il fumo della mamma possa influenzare lo sviluppo del bambino o delle malattie, i risultati suggeriscono che la metilazione del DNA può esser implicata nella comparsa di certi difetti congeniti presenti alla nascita nei bambini nati da madri fumatrici.
Secondo alcuni studiosi potrebbe anche essere possibile che scatti un meccanismo di adattamento cellulare per adattarsi ai cambiamenti causati dal fumo, permettendo così di far fronte agli affetti negativi.
Queste ultime sono ovviamente ipotesi tutte da dimostrare. Quello che invece si sa per certo ormai è che il fumo in gravidanza fa male al bambino e questo studio non fa che rafforzare questa evidenza, ponendo inoltre l’accento sugli effetti negativi a lungo termine.
So che smettere questa abitudine risulta molto difficile ma cercate di concentrarvi sulla salute del bambino. Non siete riuscite a smettere prima del concepimento? Buttate via le sigarette adesso: smettere di fumare durante la gravidanza è sempre meglio che continuare a farlo.
Fonte:
Joubert et al., DNA Methylation in Newborns and Maternal Smoking in Pregnancy: Genome-wide Consortium Meta-analysis,
The American Society of Human Genetics,