Bambini arcobaleno: chi sono e cosa è importante sapere

Scopriamo cosa significa aspettare un "bambino arcobaleno" e cosa attendersi nel corso della gravidanza.

Si chiamano bambini arcobaleno quei bimbi nati in famiglie che hanno subito il lutto di un aborto spontaneo, una morte in utero o una morte perinatale.

Non è difficile immaginare che una nuova gravidanza dopo una perdita così dolorosa non è affatto semplice, come possono testimoniare tutte le madri che hanno affrontato questa esperienza. Da un lato la gravidanza e la nascita sono vissute come una sorta di miracolo e sono fonte di grande gioia ed emozione, dall’altro possono scatenare sentimenti negativi, come ansia e sensi di colpa.

Bambini arcobaleno: perché si chiamano così?

L’arcobaleno è un simbolo universale di serenità e di pace dopo un periodo buio e difficile. La definizione di “bambini arcobaleno” vuole quindi sottolineare come la nascita di questi figli tanto desiderati sia una fonte di speranza e di guarigione dopo un trauma così doloroso.

Nel tempo il termine ha guadagnato popolarità su blog e social media, soprattutto nelle community dei genitori colpiti da un lutto prenatale o perinatale. Non tutti però sono d’accordo nell’utilizzarlo. Alcuni non si sentono a proprio agio nel considerare la propria perdita come una tempesta “spazzata via” dall’arrivo di un altro figlio, così come nel definire il proprio bambino in relazione a un lutto.

Aspettare un bambino arcobaleno: cosa è importante sapere

Esistono dei tempi di recupero da rispettare

Aspettare un figlio dopo aver sperimentato un aborto spontaneo o un lutto perinatale può far nascere emozioni molto contrastanti, soprattutto se la gravidanza arriva troppo presto.

Oltre a considerare le condizioni mediche della mamma, è importante sottolineare che esiste un tempo di recupero psicologico ed emotivo da rispettare prima di cercare una nuova gravidanza, che cambia da coppia a coppia e da genitore a genitore.

Come scrive la Dott.ssa C. Ravaldi, psichiatra e psicoterapeuta, “Se il nuovo bambino arriva troppo presto, i genitori e il nascituro si troveranno impegnati non solo nella gestazione, nel parto e poi nel puerperio, ma anche nell’elaborazione di un lutto che la nuova gravidanza intempestiva non solo non ridimensionerà, ma tenderà piuttosto ad esasperare”.

È normale provare emozioni conflittuali

Una gravidanza arcobaleno può suscitare una vera e propria altalena di emozioni: alla gioia, e all’eccitazione possono alternarsi inquietudine, paura e sensi di colpa.

Alcuni esperti paragonano questa condizione a quella di una veterano di guerra, che al ritorno alla normalità viene sopraffatto da una forte ansia perché vede pericoli ovunque. Allo stesso modo, infatti, una donna che affronta una gravidanza dopo una perdita, può essere terrorizzata dal fatto che possa riaccadere, anche se la gravidanza procede senza problemi.

I sensi di colpa, invece, possono nascere quando la mamma si trova a gioire per la nuova vita che ha in grembo quando è ancora forte il dolore per la perdita.

Chiedere aiuto è importante

Le gravidanze arcobaleno sono spesso emotivamente complesse. Non stupisce quindi che le donne che hanno sperimentato un lutto perinatale corrano un maggior rischio di soffrire di ansia e depressione post partum.

Per affrontare la gravidanza nel modo migliore, è importante innanzitutto condividere le proprie emozioni con il partner e cercare il supporto di amici e familiari o frequentare un gruppo di auto aiuto.

In caso di necessità, è fondamentale chiedere aiuto a uno psicoterapeuta, per ritrovare il giusto equilibrio emotivo e accogliere il futuro bebè con tutto l’amore e la serenità che merita.

Fonti