La placenta previa è una condizione in cui questo organo fondamentale e dalle molteplici funzioni, si posiziona molto in basso nell’utero e andando a coprire completamente o parzialmente la cervice (collo dell’utero).
La placenta previa si verifica in circa 1 gravidanza su 200 e, se si riscontra all’inizio della gravidanza, solitamente non è un problema perché nel corso della gestazione, mano a mano che l’utero cresce, la placenta può spostarsi verso l’alto. Si parla di placenta previa dopo le 28-30 settimane di gravidanza.
Normalmente la placenta cresce nella parte superiore dell’utero (vedi: posizioni della placenta), lontano dalla cervice. Durante l’ultima fase del parto, chiamata secondamento, la placenta si separa dalla parete dell’utero e le contrazioni aiutano a spingerla lungo il canale del parto.
In caso di placenta previa quando la cervice inizia ad appiattirsi e dilatarsi per il travaglio, i vasi sanguigni che collegano la placenta all’utero potrebbero lacerarsi. Questo può causare gravi emorragie durante il parto mettendo in pericolo la donna e il bambino. Questo è il motivo per cui, in caso di placenta in questa posizione bassa, si procede alla programmazione di un parto cesareo.
Quali sono i sintomi della placenta previa?
Il sintomo più comune è il sanguinamento indolore dalla vagina durante la seconda metà della gravidanza. È bene informare tempestivamente il medico se si verificano sanguinamenti vaginali in qualsiasi momento durante la gravidanza. Se il sanguinamento è importante, si raccomanda di andare subito in ospedale.
Non tutte le donne con la placenta in questa posizione hanno sanguinamento vaginale, un terzo delle donne, infatti, non presentano questo sintomo.
Come viene diagnosticata la placenta previa?
Si diagnostica tramite ecografia addominale o transvaginale, in particolare durante il secondo trimestre di gravidanza. Quando viene diagnosticata nel secondo trimestre di gravidanza, si risolve spontaneamente nella maggior parte dei casi, in quanto nelle settimane successive nella maggior parte delle gravidanze, la placenta si sposta verso l’alto.
Come viene gestita la placenta previa?
Il trattamento dipende da:
- epoca gestazionale in cui si trova la donna
- gravità del sanguinamento
- salute della donna del bambino
L’obiettivo è prolungare la gravidanza il più possibile.
Il parto cesareo è raccomandato per quasi tutte le donne con placenta previa per prevenire gravi emorragie.
Se la donna sanguina a causa della placenta previa, deve essere strettamente monitorata in ospedale. A seguito di verifiche da parte dei medici e se i test mostrano che la donna e il suo bambino stanno bene, si cercherà di prolungare la gravidanza il più possibile, per favorire il completo sviluppo del bambino.
Se il sanguinamento è importante il medico potrebbe decidere di ricorrere alle trasfusioni di sangue. Può anche rendersi necessaria la degenza in ospedale fino alla nascita del bambino.
Se si verifica un sanguinamento grave a causa della placenta previa a circa 34-36 settimane di gravidanza, il medico può raccomandare un cesareo immediato.
A 36-37 settimane, il medico può suggerire un’amniocentesi per testare il liquido amniotico per vedere se i suoi polmoni sono completamente sviluppati. Se lo sono, si potrebbe raccomandare un cesareo immediato per evitare rischi di sanguinamento futuro.
Quali sono le cause della placenta previa?
Non si conoscono le cause, ma i fattori predisponenti ad averla che sono:
- Fumo di sigarette
- Uso di cocaina
- Età della donna superiore ai 35 anni
- Gravidanze precedenti
- Gravidanze gemellare
- Intervento chirurgico all’utero (compreso il taglio cesareo)
Se si è avuta la placenta previa in una precedente gravidanza, quali sono le possibilità che si verifichi di nuovo?
C’è una probabilità del 2-3% che si possa verificare di nuovo nel corso di una nuova gravidanza (dal 2 al 3%).
Come si può ridurre il rischio di placenta previa?
Non ci sono metodi certi per prevenirla. Sicuramente è bene non fumare e non abusare di cocaina, cose che in teoria dovrebbero essere scontate in ogni gravidanza.
È importante ricorrere al taglio cesareo solo quando strettamente necessario, perché questo intervento aumenta le possibilità di avere la placenta previa nelle gravidanze successive.
Fonti: https://www.marchofdimes.org