I corsi preparto spesso danno una visione parziale su molti aspetti, quindi in tanti casi, leggere può essere non solo un’abitudine che dopo la nascita del bimbo non sarà così facile mantenere, ma un modo per provare, quantomeno, a cercare qualche risposta ai tanti quesiti che attraversano la mente di una donna che sta per diventare mamma.
Una precisazione è doveroso premetterla per quanto scontata e banale possa apparire: non c’è libro che spieghi tutto quello che il diventare mamma comporta, non c’è nessun manuale delle istruzioni che vi permetterà di interpretare il vostro bambino, di decodificarne il pianto, nessuna panacea alle giornate difficili, nessuna guida all’allattamento perfetto e allo svezzamento che risolva ogni dubbio.
Ci sono tanti approcci più o meno interessanti e vi capiterà di apprezzarne alcuni aspetti e non essere d’accordo su altri. Tutti sono utili, anche solo per sapere che non fanno al caso vostro, ma danno sicuramente l’idea dell’infinito universo di possibilità, interpretazioni, approcci, che questo tema offre.
Ci sarete voi, questo è certo, che trascorrerete tanto tempo con il vostro bambino, e proprio nelle giornate che possono sembrare meno semplici, imparerete a conoscerlo come nessun manuale al mondo e scoprirete quanto l’istinto vi sarà di aiuto.
Detto questo, abbiamo stilato una lista di libri, a nostro parere interessanti, sul mondo della maternità e dei neonati.
Indice
- Il linguaggio segreto dei neonati
- Il bambino da 0 a 3 anni
- Bésame mucho. Come crescere i vostri figli con amore
- E se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambini
- Guarda che è normale! Siamo tutte supermamme
- 60 attività Montessori per il mio bebè
- Bocciatura per “Fate la nanna”, ecco perché
Il linguaggio segreto dei neonati
di T. Hogg con Melinda Blau
Un grande classico, spesso molto amato dalle neomamme.
Tracy Hogg, infermiera puericultrice, le prende letteralmente per mano e le guida alla scoperta del neonato, del significato del suo pianto e dell’interpretazione dei suoi bisogni.
Con esempi concreti e storie vere, le aiuta a decodificare i desideri del bambino e comprenderlo giorno dopo giorno costruendo un rapporto unico e intenso fatto di piccoli gesti quotidiani: i primi giorni a casa, l’allattamento naturale o artificiale, il ciuccio, il bagnetto, il massaggio e il sonno non avranno più segreti.
Disponibile con copertina flessibile, come audiolibro o in Formato Kindle su Amazon
Il bambino da 0 a 3 anni
di T. Berry. Brazelton
Ogni neogenitore affronta ogni giorno dubbi su come crescere il proprio figlio: con il suo metodo Brazelton li affronta e li chiarisce in modo chiaro ed esaustivo. La salute, gli stati d’animo e lo sviluppo dalla nascita ai tre anni del bambino. Nel suo manuale, “il pediatra di Harvard” ha suddiviso le fasi della crescita in tappe fondamentali. Educazione, disturbi del sonno, scuola, gelosia tra fratelli e molto altro: Brazelton offre risorse, suggerimenti e strumenti concreti per sviluppare ogni giorno il miglior dialogo con i propri figli.
Disponibile con copertina rigida o flessibile su Amazon
Bésame mucho. Come crescere i vostri figli con amore
di C. Gonzàlez
Un libro dalla parte dei più piccoli per provare a raccontare agli adulti che cosa significa essere nei loro panni. Troppo spesso i manuali di puericultura hanno un difetto: suggeriscono soluzioni prêt-à-porter che “dovrebbero” andare bene per ogni famiglia e per ogni bambino, influenzando i genitori a mettere in atto comportamenti che finiscono per dare più credito all’esperto di turno che ascoltare le proprie sensazioni.
Carlos Gonzàlez, pediatra spagnolo, restituisce fiducia ai genitori invitandoli ad ascoltarsi e a sintonizzarsi sul loro bambino, unico e diverso da tutti gli altri.
Un bambino che non esiste per soddisfare i nostri bisogni di adulti, ma è una nuova vita che aspetta di essere ascoltata, amata e rispettata, senza schemi e senza paragoni con gli altri bambini.
L’idea di partenza è semplice: il bambino è assolutamente buono e c’è molta differenza a trattarlo con rispetto impegnandosi ad ascoltarlo, oppure investirlo con i nostri schemi e le nostre categorie mentali, con cui cerchiamo semplicemente di plasmarlo secondo i nostri bisogni.
E se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambini
di Alessandra Bortolotti
Molto è stato scritto sull’accudimento dei bambini, come se esistesse un manuale di istruzioni che propina ricette di felicità adatte a tutti. Alessandra Bortolotti non suggerisce alcun metodo, ma invita i genitori che vogliono mettersi in gioco a riflettere e compiere scelte libere in sintonia con i bisogni di tutta la famiglia.
Crescere i propri figli in libertà è il vero obiettivo, ascoltando il proprio istinto, considerando la particolarità di ogni famiglia e lasciando da parte quello che si “dovrebbe” fare, secondo l’opinione della maggioranza.
I nostri bambini crescono in un mondo “adultocentrico” che pretende che i piccoli si adattino troppo in fretta a esigenze che non appartengono loro diventando velocemente autonomi e indipendenti. Attraverso l’analisi dei bisogni primari e universali di ogni bambino, vengono trattati temi quali l’allattamento, il sonno dei neonati e dei bambini più grandi, il bisogno di contatto e le più efficaci forme comunicative fra genitori e figli. Questo libro vuole supportare i genitori che compiono scelte di accudimento basate sull’amore incondizionato e sull’importanza primaria della relazione affettiva coi propri bambini.
Disponibile in copertina flessibile o in formato Kindle su Amazon
Guarda che è normale! Siamo tutte supermamme
di S. Gianatti
Quante volte le neo mamme si chiedono: “Ma è normale?”. Se lo domandano riguardo a molte cose: il comportamento del neonato, l’allattamento, il senso di inadeguatezza che spesso provano di fronte alla nuova vita e ai nuovi ritmi.
Silvia Gianatti, giornalista e mamma empatica, mette a disposizione delle altre mamme non solo la sua esperienza personale ma anche quella di pediatri, puericultrici e ostetriche, e proprio come farebbe una buona amica offre supporto sdrammatizzando sulle difficoltà. In undici sezioni tematiche, divise in capitoli intervallati da divertenti “chiacchiere da consultorio”, l’autrice aiuta le neomamme alle prese con poppate, nanna, biberon, pianti, pannolini, tiralatte, carrozzine e tutte le scoperte della nuova vita con il bebè.
Disponibile con copertina flessibile o in formato Kindle su Amazon.
60 attività Montessori per il mio bebè
di Marie-Hélène Place
Tanti spunti, idee e attività per intrattenere in modo creativo i più piccoli partendo da uno dei presupposti cardine del “Metodo Montessori”: il bambino fin dalla nascita possiede un potenziale enorme di creatività ed energia che va accolto e a cui permettere di svilupparsi in un ambiente sereno e naturale. Una piccola guida pratica per supportare il bebè in tutte le tappe di crescita da 0 a 15 mesi.
Disponibile con copertina flessibile o in formato Kindle su Amazon
Bocciatura per “Fate la nanna”, ecco perché
“Fate la nanna” di Eduard Estivill Sancho, Sylvia de Béjar
Di questo libro e del metodo che propone ve ne parleranno in molte occasioni: vale la pena conoscerlo, quantomeno per avere la risposta pronta quando ve lo propineranno come soluzione alle notti insonni.
Perché durante la gravidanza, con il parto da affrontare e tutto il resto, il “problema” della nanna sembrerà una piccola banalità che si risolve con il tempo.
Se invece vi capiterà che il vostro bambino è proprio tra i neonati che faticano a dormire o che si svegliano innumerevoli volte, inizierete a chiedere consigli, a cercare informazioni, a sperare nella soluzione miracolosa. E prima o poi, si spera più poi che prima, incapperete in qualcuno che vi suggerirà il famoso “Metodo Estivill” come la panacea alle notti in bianco: in poche parole, il metodo, consiste nell’insegnare al bambino ad addormentarsi senza la presenza dei genitori che dovranno essere in grado di resistere al suo pianto, adottando, peraltro, un atteggiamento che va assolutamente contro l’istinto genitoriale che è quello al contrario di accorrere al richiamo del bambino che si sa, utilizza il pianto come unico mezzo per esprimere il suo stato d’animo.
Questo metodo infine, vale la pena ricordarlo, è stato aspramente criticato in tutto il mondo da psicologi, pedagogisti ed esperti di infanzia ed è stato infine ritrattato dallo stesso autore.
Si tratta infatti di un approccio al neonato che si occupa in realtà dei bisogni dell’adulto salvaguardandone le esigenze e annullando completamente la voce del bambino, che proverà invano a fare ascoltare la sua voce e i suoi bisogni.
Il bambino “imparerà” a dormire da solo probabilmente, ma a un prezzo molto alto: quello della rassegnazione, fin da molto piccolo, a non essere ascoltato nei suoi bisogni più autentici.