In dolce attesa l’organismo va incontro a grandi trasformazioni, che riguardano non solo il corpo, ma anche la mente. Succede così che l’80% delle future mamme si trovi a fare i conti con improvvisi vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione, che talvolta possono essere fonte di qualche imbarazzo. Questa condizione prende il nome di cervello da gravidanza o “mamnesia” e, oltre a essere molto frequente, è perfettamente normale quando si aspetta un bambino.
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Quando compare e quanto dura?
Il cervello da gravidanza sembrerebbe essere più comune nel terzo trimestre, anche se gli episodi di smemoratezza potrebbero iniziare già nei primi mesi. Dopo il parto, il problema si risolve e le capacità di attenzione e concentrazione tornano come prima.
Da cosa dipende il cervello da gravidanza?
Le cause di questa condizione non sono ancora chiare. La stanchezza e lo stress emotivo, così come la gioia e l’eccitazione che caratterizzano la dolce attesa, possono contribuire a distogliere la mente dalle questioni meno importanti, ma non sono gli unici fattori in gioco.
La ricerca ha infatti dimostrato che la gravidanza è accompagnata da alterazioni della struttura cerebrale, che interessano principalmente le aree delle competenze sociali e della memoria. Queste modificazioni, probabilmente innescate dagli estrogeni e dal progesterone, rappresentano una sorta di specializzazione del cervello, che prepara la futura mamma al compito della maternità, rendendola più capace di “sintonizzarsi” con il suo bambino e di riconoscerne i bisogni.
Un altro aspetto interessante di questa scoperta riguarda inoltre la durata di questi cambiamenti: è stato infatti osservato che, mentre le aree cerebrali dedicate alla memoria tornano alla normalità dopo il parto, ponendo fine a dimenticanze e sbadataggini, le modifiche nelle aree sociali sono permanenti e si accentuano con ogni gravidanza successiva.
Cosa fare per migliorare la memoria e la concentrazione in gravidanza?
Ecco una serie di strategie utili per gestire piccole disattenzioni e perdite di memoria.
- Annota i tuoi impegni: che si tratti di un appuntamento importante o della lista della spesa, il consiglio è quello di scrivere un promemoria o registrare una nota vocale, ed eventualmente impostare delle notifiche sul cellulare o sul computer.
- Posiziona gli oggetti importanti sempre nello stesso posto: questo accorgimento ti permetterà di trovarli più facilmente quando ne hai bisogno.
- Scatta delle fotografie: questo piccolo stratagemma è utilissimo, ad esempio, per ritrovare l’auto senza difficoltà in un grande parcheggio.
- Limita lo stress: riduci la lista delle incombenze o delega alcune commissioni al partner o ai famigliari, rimandando a dopo il parto tutto ciò che non è urgente.
- Cerca di dormire a sufficienza: anche se potrebbe non essere facile, a causa dei tipici disturbi della gravidanza, sforzati di riposare ed eventualmente recupera il sonno interrotto con qualche pisolino pomeridiano.
- Mantieniti attiva: l’esercizio fisico, svolto regolarmente, ha effetti positivi sulla memoria e favorisce il sonno notturno, migliorando i livelli di attenzione.
Problemi di memoria in gravidanza: quando preoccuparsi?
Una certa dose di smemoratezza e di sbadataggine è assolutamente normale in gravidanza, e per quanto possa essere fastidiosa, soprattutto per le future mamme particolarmente “multitasking”, è una condizione del tutto innocua e temporanea.
Tuttavia, in caso di gravi problemi di memoria o di concentrazione, associati a un calo dell’umore o alla perdita di interesse nelle attività che prima erano fonte di piacere, è importante contattare subito il medico di fiducia.
Queste manifestazioni, infatti, potrebbero essere i segnali di una depressione, che con l’aiuto opportuno può essere adeguatamente curata, con enormi benefici per la salute di mamma e bambino.