Quando una donna scopre di essere in dolce attesa molte sono le fantasie e le aspettative che si creano nella sua mente. Inizia con il pensare al sesso del bimbo, a come potrebbe essere, al nome e al primo vestitino da acquistare.
Man mano che la gravidanza procede regolarmente la futura mamma inizia a chiedersi come sarà il parto senza però spenderci tanto tempo perché vede questa fase come una cosa ancora lontana.
Quando finalmente si rompono le acque e bisogna correre in ospedale ci si sente sobbarcati da tantissime responsabilità e l’ansia inizia a farsi sentire.
Non sappiamo come dobbiamo comportarci e cosa sia giusto o sbagliato fare così ci affidiamo completamente all’equipe dell’ospedale. Molte donne infatti riportano come durante il travaglio e il parto vengono seguite ed invitate a fare delle manovre senza effettivamente sapere di cosa si tratta ma soprattutto senza sapere che molte procedure non sono necessariamente obbligatorie al fine di partorire. Proprio per tale motivo con il tempo ha preso sempre più piede la volontà da parte di molte donne di compilare un piano del parto che, da un punto di vista psicologico, può rappresentare un valido aiuto non solo per la futura mamma ma anche per il papà.
Organizzare il parto preparando il piano del parto
Il piano del parto può essere definito come un accordo scritto, di valore legale, tra la partoriente e la struttura ospedaliera presso cui ha deciso di partorire. In altre parole possiamo identificarlo come un documento dove la donna scrive ciò che si auspica possa essere o non essere fatto durante il travaglio ed il parto.
Questo “contratto” ha un alto contenuto emotivo ed impatta positivamente sul vissuto e sull’aspettativa della mamma, rendendola più consapevole di ciò che accade e delle misure di assistenza adottate nell’ospedale dove ha scelto di partorire. Bisogna infatti sottolineare che instaurare un legame con gli operatori permette di creare una relazione di fiducia basata sulla chiarezza di ciò che sta accadendo durante il travaglio ed il parto. Tale collaborazione avrà quindi lo scopo di far sì che tutto si svolga nel migliore dei modi e che la donna sia in grado di capire ciò che gli viene fatto e perché, senza necessariamente dover delegare le ostetriche a prendere decisioni al posto suo. In tal modo la futura mamma avrà la possibilità, durante la gravidanza, di riflettere con calma su ciò che realmente vorrebbe per il proprio parto ed informarsi sulle varie metodiche e punti a cui forse non aveva mai dato peso.
La possibilità di coinvolgere il proprio compagno nella stesura del documento è un modo per rafforzare sicuramente il vostro legame andando, da una parte, ad esplorare le ansie e paure di entrambe e, dall’altra, aumentando la relazione comunicativa efficace. Avrete quindi l’occasione di confrontarvi e di approfondire le tematiche che vi destano più preoccupazione e curiosità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci aiuta a capire quali sono le buone pratiche che, secondo gli studi scientifici, dovrebbero essere messe in atto per assistere la partoriente, stilando 15 punti principali tra cui noi possiamo scegliere e che possiamo considerare come un vademecum.
È importante però tenere presente che qualora dovessero insorgere delle problematiche durante il travaglio e/o parto il personale medico farà tutto il possibile per garantire e salvaguardare la salute vostra e del vostro bimbo a discapito ovviamente del piano del parto che avrete stilato.
Avere una relazione efficace con l’equipe medica dà alla donna anche la possibilità di mediare su quelle che possono essere delle pretese difficili da realizzare, cercando di trovare dei compromessi. Il piano del parto infatti non deve essere considerato come una conditio sine qua non ma come una richiesta plausibile a rispettare i propri desideri.
Il benessere psico-fisico della donna durante la gravidanza riveste oggigiorno un ruolo di primaria importanza e molti sono i corsi pre parto che sottolineano la necessità di compilare un piano adeguato. Essere consapevoli significa infatti darsi la possibilità di mantenere un ricordo del parto personale e meraviglioso.