Paura del parto: quando è normale e come gestirla

Avere paura del parto è assolutamente normale: a spaventare le future mamme è solitamente il dolore, il non sapere bene cosa aspettarsi o la paura di non arrivare in tempo in ospedale. In alcuni casi, però, la paura può diventare patologica. Ecco quindi alcuni consigli per gestire le proprie paure e affrontare il parto con serenità.

Con l’avvicinarsi del termine della gravidanza, il parto diventa un evento sempre più vicino e reale, ed è quindi normale che le future mamme inizino a provare un po’ di ansia e di paura, che solitamente hanno come oggetto il dolore del travaglio.

Le donne in attesa del primo figlio, inoltre, sono spesso spaventate dall’ignoto, ossia dal fatto di non sapere bene quello che accadrà. Per chi invece è al secondo o al terzo parto, la paura potrebbe essere legata a una precedente esperienza negativa.

Come affrontare la paura del parto?

Paura del dolore 

La paura di non riuscire a sopportare il dolore delle contrazioni è sicuramente una delle più frequenti. Per vincere questo timore diventa fondamentale informarsi, imparando a conoscere le caratteristiche del dolore del parto e le tecniche per alleviarlo.

A differenza di ogni altro tipo di dolore, quello associato alle contrazioni da travaglio non è legato a una patologia ma ha uno scopo ben preciso: far nascere il bambino. Inoltre, la sensazione dolorosa non è continua, ma interrotta da pause, durante cui la futura mamma può riposarsi. Infine, ogni contrazione è seguita dal rilascio di endorfine, che agiscono abbassando la percezione del dolore.  

In aggiunta, esistono molti metodi per ridurre il dolore del parto, sia in modo naturale che attraverso l’uso di anestetici (come ad esempio l’epidurale).

Inoltre, la possibilità di affrontare il travaglio in una struttura accogliente, avendo vicino il partner o una persona di fiducia, e scegliendo liberamente la posizione più confortevole per partorire, sono tutti elementi che aiutano la futura mamma a sentirsi più sicura, riducendo le tensioni che potrebbero intensificare il dolore.

Per questo, quando si sceglie il punto nascita, è importante informarsi sulla gestione del travaglio e sulla disponibilità di anestesisti in sala parto.

Paura dell’ignoto 

La paura dell’ignoto nasce dal non sapere cosa accadrà durante il parto. Alcune future mamme alla prima gravidanza si chiedono se effettivamente saranno in grado di far nascere il loro bambino. Altre potrebbero essere spaventate dai racconti di esperienze negative di altre donne.

Anche in questo caso, la chiave per superare la paura è informarsi, in modo da affrontare il parto in maniera più consapevole e quindi più serena.

In questo senso può essere molto utile frequentare un corso di accompagnamento alla nascita, preferibilmente nella struttura dove si è deciso di partorire. In genere, infatti, gli incontri svolti in ospedale offrono l’opportunità di visitare le sale parto e incontrare il personale ostetrico che accompagna le gestanti durante il travaglio e nel post-parto.

L’ideale, inoltre, sarebbe frequentare un corso di gruppo, che preveda almeno in parte anche la presenza del futuro papà e che dia spazio al dialogo e alla condivisione di esperienze. In questo modo, sarà possibile confrontarsi direttamente con i professionisti che guidano gli incontri, per chiarire dubbi e chiedere consigli, oltre che sdrammatizzare le proprie paure insieme alle altre partecipanti.

Paura di non arrivare in tempo in ospedale

Solitamente la prima fase del travaglio è piuttosto lunga e la futura mamma ha tutto il tempo di arrivare n ospedale. Se c’è questo timore, innanzitutto sarebbe bene calcolare in anticipo quanto tempo serve per arrivare alla struttura scelta per partorire.

Inoltre, è importante informarsi su come riconoscere le contrazioni del travaglio e su quando andare in ospedale: queste indicazioni vengono date in tutti i corsi preparto, quindi ancora una volta sottolineiamo quanto sia importante partecipare.

Per ogni evenienza, il consiglio è quello di prendere nota del numero di telefono del punto nascita, in modo da poter chiamare per qualsiasi dubbio.

Paura di scaricarsi durante il parto

Tra i timori più segreti di molte future mamme ne troviamo anche uno estremamente imbarazzante, che difficilmente viene confidato al ginecologo: la paura di fare la cacca durante il parto. Partiamo quindi con una rassicurazione: non tutte le partorienti liberano l’intestino durante le spinte. Se però dovesse accadere, non c’è nulla di cui vergognarsi! Il personale sanitario è abituato a questa evenienza e pulirà tutto con discrezione, al punto che molte donne non si accorgono nemmeno di quanto è successo.

Tocofobia: quando la paura diventa un disturbo

Quando la paura del parto è molto intensa e genera un forte stato d’ansia, fino a desiderare di non avere il bambino, si parla di tocofobia. A essere più a rischio di svilupparla sono le donne che in passato hanno avuto gravidanze particolarmente dolorose, hanno subito interventi chirurgici o sono state trattate con manovre ostetriche invasive. In questo caso si parla di tocofobia secondaria. Si parla invece di tocofobia primaria quando la fobia del parto colpisce le donne che non hanno mai sperimentato una gravidanza.

In questi casi, è importante chiedere aiuto al ginecologo o all’ostetrica di fiducia, per valutare la necessità di un’assistenza psicologica che aiuti la futura mamma ad affrontare questa condizione, attraverso l’apprendimento di tecniche di rilassamento e interventi mirati di psicoterapia individuale.

Fonti