Alla scoperta del Rebozo messicano: a cosa serve e come usarlo in gravidanza, parto e post parto

Il massaggio con il Rebozo trova diverse applicazioni durante la gravidanza, al momento del travaglio e perfino dopo la nascita del bambino. Tradizionalmente, viene utilizzato dalle levatrici messicane per girare i bambini podalici, per alleviare le doglie del parto e perfino come fascia da babywearing. Ma cos’è esattamente il Rebozo e come si usa?

Cos’è il Rebozo?

Il Rebozo messicano è un rettangolo di stoffa utilizzato dalle donne come sciarpa, scialle o anche come fascia per trasportare i bambini o altri oggetti. In genere ha una lunghezza compresa tra 1,5 a 3 metri e una larghezza di circa 60/70 centimetri. Ne esistono versioni più semplici e altre più elaborate ed eleganti.

Il Rebozo (ma ovviamente anche con un altro tipo di stoffa di dimensioni adeguate) può essere utilizzato da una operatrice specializzata per eseguire un dolce e lento massaggio alla donna in gravidanza, in particolare nella zona del bacino o del pancione.

A cosa serve il massaggio con il Rebozo in gravidanza?

Aiuta il bambino a posizionarsi correttamente

Il massaggio con il Rebozo viene eseguito tradizionalmente per aiutare il feto ad assumere una posizione corretta per il parto.

In particolare, le ostetriche lo utilizzano:

  1. per facilitare la “capriola” del feto podalico, in modo da ottenere una presentezione cefalica;
  2. per favorire il passaggio del bambino da una posizione occipito-posteriore (con la schiena verso la colonna vertebrale della madre) a una occipito-anteriore (con la schiena verso l’addome materno).

Queste due situazioni, infatti, complicano il parto. Nel primo caso, se il bambino non si gira, il ginecologo proporrà quasi sicuramente di programmare un taglio cesareo.

Nel secondo, la testa del bambino avrà bisogno di più spazio per passare attraverso il canale del parto, allungando i tempi del travaglio e del periodo espulsivo, e richiedendo talvolta un parto vaginale operativo o un parto cesareo.

Purtroppo non esistono prove scientifiche che questo tipo di massaggio aiuti il bambino podalico a girarsi. Per quanto riguarda invece la posizione occipito-posteriore, uno studio del 2015 ha evidenziato che il massaggio con il Rebozo sembra essere promettente come tecnica per migliorare il posizionamento del bambino durante il travaglio in caso di posizione occipito-posteriore.

Rilassa la muscolatura della mamma e riduce il dolore del travaglio

Durante il travaglio, il massaggio con il Rebozo ha un effetto rilassante e crea sensazioni corporee e psicologiche positive nella futura mamma, aiutandola a gestire meglio le contrazioni e a percepire meno il dolore.

Questi effetti sono stati documentati da un piccolo studio danese del 2016, in cui i ricercatori hanno effettivamente riscontrato l’efficacia di questa tecnica per favorire un travaglio più confortevole.

Come si fa il massaggio con il Rebozo?

Innanzitutto è importante sottolineare che il massaggio con il Rebozo deve essere eseguito e insegnato da personale specializzato. Vietato quindi improvvisare questa tecnica con il partner a casa, senza essere stati adeguatamente addestrati.

Solitamente, il massaggio prevede che la donna si posizioni:

  • supina (a pancia in su) con il Rebozo che le solleva delicatamente i fianchi;
  • carponi, con il Rebozo che massaggia gentilmente e lentamente la parte bassa schiena.
  • in piedi contro la parete, con il Rebozo che massaggia l’area tra reggiseno e le natiche.

Il movimento eseguito è un’oscillazione laterale, ritmica e piacevole, che prende il nome di “sifting”

In questo video, puoi vedere un’ostetrica che pratica il massaggio su una paziente, spiegando la tecnica passo per passo.

Il Rebozo nel post parto

Oltre che essere utilizzato come fascia per portare il neonato, il Rebozo può essere usato in un particolare “rito di passaggio” che segna la conclusione della gravidanza.

Durante questa esperienza, che prende il nome di “chiusura del ventre”, l’ostetrica culla i fianchi e il bacino della neomamma ed esegue un dolce massaggio su tutto il corpo. La donna viene quindi avvolta in diversi Rebozo, come in una sorta di bozzolo, ricevendo una sensazione di contenimento.

Questa chiusura (dopo l’apertura del parto), dovrebbe aiutarla a rielaborare meglio l’evento nascita e a “riappropriarsi” del proprio corpo.

Fonti