Pensare alla gravidanza evoca subito l’idea di un momento unico e felice nella vita di una donna.
Questo momento così speciale, tuttavia, è associato a un maggior rischio di sviluppare alcune problematiche a livello del cavo orale, tra cui infiammazione gengivale (o gengivite) e malattia parodontale (o parodontite), che a loro volta possono influenzare il buon esito della gravidanza.
Per questo motivo, nel percorso perinatale, è importante apprendere ed eseguire le corrette manovre di igiene orale, necessarie per prevenire l’insorgenza di queste ed altre patologie correlate.
Salute orale in gravidanza: la gengivite
Per parlare di salute orale in gravidanza, abbiamo interpellato la Dott.ssa Lorena Rispoli, parodontologa dell’ambulatorio di Parodontologia in Gravidanza di Humanitas Medical Care. Per i “non addetti ai lavori”, spieghiamo che la parodontologia è una branca dell’odontoiatria dedicata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei tessuti di supporto del dente (come le gengive e l’osso), e il parodontologo è appunto lo specialista che se ne occupa.
Come ci spiega la Dott.ssa Rispoli «In gravidanza si osservano alterazioni a livello orale, a causa di cambiamenti ormonali e vascolari. Queste possono concorrere a diminuire la risposta immunitaria e compromettere il necessario meccanismo di difesa gengivale. Anche i cambiamenti che il microbiota orale subisce durante questo periodo possono aggravare l’infiammazione gengivale. Queste condizioni possono compromettere non solo la salute orale delle neo-mamme, ma anche quella del bambino. Tra le problematiche, la più frequente è la gengivite gravidica: una condizione infiammatoria caratterizzata da rossore, gonfiore e sanguinamento gengivale, associata anche a minimi depositi di placca batterica».
Visite odontoiatriche in gravidanza: quando sono consigliate?
La Dott.ssa Rispoli sottolinea che «il periodo prima del concepimento e quello fino alla 12ª settimana di gravidanza sono ideali per una valutazione orale e una visita parodontale. Durante questo appuntamento, il parodontologo verificherà i livelli di infiammazione gengivale e l’eventuale accumulo di placca, il profilo genetico individuale ed i fattori di rischio locali e sistemici associati da tenere sotto controllo. Il processo infiammatorio scatenato dalla parodontite, evoluzione della gengivite, può essere infatti associato ad un aumentato rischio di complicanze della gestazione, come parto prematuro e basso peso alla nascita».
E in caso si evidenziassero dei problemi di salute orale o parodontale? «Il periodo più sicuro per eseguire le cure dentali durante la gravidanza è l’inizio del secondo trimestre» risponde la Dott.ssa Rispoli «ossia dalla 14ª alla 20ª settimana di gestazione».
Visite odontoiatriche in gravidanza: perché sono importanti ?
«Le visite odontoiatriche in gravidanza sono un’occasione per verificare lo stato di salute orale e ricordare alle donne quali accorgimenti seguire per contrastare gli esiti a livello orale dei cambiamenti fisiologici durante la gravidanza» prosegue la Dott.ssa Rispoli. «Cambiano le abitudini alimentari ed aumentano le disattenzioni all’igiene orale: il dolore, il gonfiore ed il sanguinamento gengivale durante la gravidanza spesso inducono a ridurre lo spazzolamento».
Ripetuti episodi di nausea, vomito e reflusso esofageo possono inoltre comportare la perdita dello smalto superficiale e l’aumento della sensibilità dentale per riduzione della remineralizzazione.
I cambiamenti del flusso e composizione salivare e della flora batterica a favore di batteri e lactobacilli cariogeni possono poi predisporre temporaneamente all’erosione e alla carie dentale o alla progressione di lesioni non trattate.
Dopo un’attenta valutazione iniziale dello stato di salute del cavo orale, il parodontologo programma delle sedute di igiene orale mininvasive e brevi. Queste verranno ripetute con cadenza mensile o trimestrale, in base al periodo di stimolazione ovarica e della gestazione, per monitorare lo stato di infiammazione delle gengive e la salute generale del cavo orale.
Come prendersi cura della propria salute orale in gravidanza?
Come evidenziato dalla Dott.ssa Rispoli, ogni donna può mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti per prendersi cura della propria salute orale, e in particolare:
- in caso di episodi di vomito, risciacquare la bocca con acqua corrente in cui sia stato sciolto un cucchiaino di bicarbonato, per neutralizzare l’acidità dell’ambiente orale;
- distanziare l’impiego di spazzolini (a setole morbide) e dentifrici (al fluoro non abrasivi) di almeno un’ora dagli episodi di vomito, per prevenire danni alle superfici demineralizzate dal contatto con il contenuto acido;
- spazzolare i denti due volte al giorno ed utilizzare filo interdentale o altro dispositivo interdentale;
- assicurare un adeguato apporto di proteine, vitamine del gruppo B e acido folico nella dieta, per ridurre ipersensibilità e lesioni gengivali (frutta con poco zucchero e verdura);
- includere nella dieta alimenti ricchi di acidi grassi Omega3, minerali e oligoelementi (zinco, ferro rame e magnesio), per una migliore risposta immunitaria e riparativa e per diminuire la dolorabilità e il sanguinamento gengivale;
- introdurre un’adeguata quantità di Vitamine K2, D e A Vitamine K2, D e A, per aumentare l’assorbimento di calcio e fosforo, e di Vitamina C, per apportare aminoacidi che costituiscono il collagene all’interno dei tessuti;
- evitare cibi ricchi di carboidrati semplici o limitarne l’assunzione solo durante i pasti;
- evitare le bevande gassate;
- rispettare gli appuntamenti di igiene orale professionale programmati.
È possibile prendersi cura della salute orale dei neonati?
«La risposta è si» conferma la Dott.ssa Rispoli. «Tutelare la salute orale dei bambini è molto importante. Più precocemente avviene la trasmissione diretta da madre a figlio di batteri cariogeni attraverso la placenta, latte materno e/o attraverso qualsiasi contatto salivare successivo, maggiore sarà il rischio di sviluppare carie in epoca perinatale e nell’infanzia.
Dopo l’eruzione dei primi dentini (verso i 4-6 mesi) è il momento di iniziare a usare, oltre ai massaggi gengivali con una garza bagnata dopo ogni poppata, anche uno spazzolino per bambini a setole morbide con testina soffice, con pochissimo dentifricio per evitare il rischio di sviluppo di macchie sui denti (fluorosi). Evitare di far addormentare i bimbi con succhiotto o biberon contenente bevande zuccherate. Evitare comportamenti con scambi di saliva (condivisione del cucchiaio della pappa o del succhiotto o pulizia del succhiotto con la propria saliva).
«Inoltre» conclude la Dott.ssa Rispoli «sarebbe indicata una prima visita dal dentista entro il primo compleanno o entro 6 mesi dalla comparsa del primo dentino, per ricevere indicazioni su come proteggere denti e gengive dei bambini».