Sesso anale in gravidanza: si può o è meglio evitare?

Avere rapporti anali in gravidanza è pericoloso? Quali sono i rischi e come prevenirli? E quando invece il sesso anale è assolutamente sconsigliato? Parliamone senza tabù!

Il sesso in dolce attesa è spesso fonte di domande e paure che, per questioni di pudore, non sempre le coppie hanno in coraggio di condividere con il ginecologo. Alcune di queste riguardano anche il sesso anale in gravidanza, a cui abbiamo deciso di dedicare un intero articolo per affrontare in maniera chiara e approfondita tutti i dubbi più comuni delle future mamme e dei loro partner.

Ecco quindi tutto ciò che è importante sapere sui rapporti anali quando si aspetta un bambino, inclusi i possibili rischi e come cercare di prevenirli.

Cos’è il sesso anale

Diversamente da quanto spesso si pensa, il sesso anale non comprende solo l’inserimento all’interno dell’ano del pene maschile, con o senza eiaculazione, ma anche la penetrazione da parte di dita e sex toys, così come la stimolazione orale.

Sesso anale in gravidanza: ecco perché sarebbe meglio evitarlo

In genere, il sesso anale non è una pratica raccomandata in gravidanza. Le ragioni sono principalmente due:

  • la prima è che la penetrazione anale in gravidanza può causare o accentuare eventuali emorroidi, un problema di cui purtroppo molte future mamme soffrono durante la gestazione. Nel peggiore dei casi, si potrebbe avere perfino una rottura delle emorroidi e una notevole emorragia anale, con seri rischi per mamma e bambino;
  • la seconda è che il sesso anale favorisce il passaggio di batteri potenzialmente pericolosi dall’ano alla vagina e al tratto urinario, aumentando il rischio di infezioni e relative complicazioni per la madre e il feto.

Sesso anale in gravidanza e malattie sessualmente trasmissibili

È bene ricordare che il sesso anale, se praticato senza preservativo, non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST) ma, al contrario, aumenta il pericolo di contagio. Poiché molte MST (come HIV, Epatite B e C, Clamidia e Gonorrea) possono avere serie conseguenze sullo sviluppo del feto, si tratta di un aspetto di cui tenere conto se si hanno rapporti con un partner a rischio.

Sesso anale in gravidanza: come ridurre i rischi

Per le coppie che desiderano continuare ad avere rapporti anali anche in dolce attesa, in assenza di controindicazioni del ginecologo, esistono alcune buone abitudini che possono aiutare a prevenire i possibili rischi, anche se non a eliminarli completamente.

La cosa più importante è osservare una igiene scrupolosa della zona genitale e anale, oltre che degli eventuali sex toys, soprattutto se si passa dalla penetrazione anale a quella vaginale in sequenza. Inoltre, si raccomanda di:

  • applicare un lubrificante a base acquosa per ridurre l’eccessivo sfregamento, che può favorire la comparsa di emorroidi o ragadi anali;
  • utilizzare molta delicatezza durante l’atto e fermarsi subito se la donna avverte disagio o dolore;
  • usare un preservativo per prevenire la trasmissione di MST.

Sesso anale in gravidanza: quando è vietato

Esistono alcuni casi in cui avere rapporti anali durante la gestazione è assolutamente sconsigliato. In particolare, è bene evitare il sesso anale in gravidanza se:

  • è stata fatta diagnosi di placenta previa, il che significa che la placenta è localizzata troppo in basso e copre parzialmente o completamente la cervice uterina. In questo caso, esiste il rischio di traumatizzare la placenta causando gravi emorragie;
  • la futura mamma è affetta da emorroidi, che potrebbero rompersi e causare notevoli perdite di sangue;
  • la futura mamma ha delle ragadi anali, che in gravidanza tendono ad essere più frequenti a causa della stitichezza. Anche in questo caso il rischio è il sanguinamento, oltre al disagio e al dolore.
  • uno dei due partner è affetto da una malattia sessualmente trasmissibile.

Fonti

  • Sài Gòn, Hà Nội, Hồ Chí Minh, Phú Quốc, Nha Trang, Hạ Long, Hải Phòng, Đà Nẵng, Is anal sex during pregnancy safe?, VinMec International Hospital, Vinmec.org