Capita più spesso di quanto si possa immaginare che una donna non sappia chi sia il padre del bambino che porta in grembo. Le motivazioni possono essere le più svariate. Ciò che andremo a spiegare qui è quali sono le possibilità per determinare la paternità del bambino sia in gravidanza che dopo la sua nascita.
Per farlo abbiamo intervistato la Dott.ssa Marina Baldi, biologa, specialista in Genetica Medica, genetista forense, e direttore tecnico della sede di Roma di Eurofins Genoma Group.
Quali test di paternità si possono eseguire durante la gravidanza?
La paternità si può accertare sia con la villocentesi o amniocentesi, che con un test sul sangue della mamma, che utilizza la stessa tecnica, oggi molto diffusa, dell’analisi del DNA fetale nel circolo materno.
Per quanto riguarda il test di paternità non invasivo, da quale settimana si può eseguore e qual è l’accuratezza del test?
Si può eseguire dalla 9 settimana ed ha una accuratezza elevatissima, si parla del 99,9999 % che non raggiunge il 100% solo per ragioni meramente statistiche.
Qual è l’iter per poter poter eseguire i test? Esistono dei kit per poter inviare i campioni nel vostrio laboratorio?
Bisogna ordinare un apposito kit al numero verde e far eseguire un prelievo ematico alla mamma. Per il presunto papà invece saranno necessari solo alcuni tamponi salivari.
In rete si trovano servizio di ogni genere, perchè è importante affidarsi a centri specializzati come il vostro?
Perché si tratta di test che implicano scelte di vita e familiari molto complesse. Fare un test che può risultare non esatto può far commettere errori drammatici di valutazione
Per test postnatali
Quali sono i principali test di paternità postnatali e in cosa si differenziano?
Il test post-natale può essere ad uso legale o informativo. L’analisi è sempre la stessa, accuratissima, la differenza sta nel fatto che un test ad uso legale comporta che un sanitario effettui i prelievi accertandosi dell identità del bambino, dei genitori, delle autorizzazioni formali al prelievo. In quello informativo invece si portano in laboratorio i tamponi e viene data una riposta in termini di compatibilità tra i due campioni biologici, senza alcuna possibilità di risalire all’identità di chi si è sottoposto al prelievo.
Mediamente a quante richieste di test di paternità rispondete ogni anno?
Parecchie, quasi 2000…
Per tutte le ionformazioni aggiuntive vi invitiamo a visitare il sito di Genoma dedicato ai tesi di paternià: www.testpaternita.it