Per Marco e Rachele, genitori di Celeste, presto sarà l’inizio di una nuova stagione, di coppia e di famiglia.
Rachele lo ha fatto di nascosto da Celeste mentre lei dormiva tranquilla, era molto emozionata e alla fine si è decisa a farlo… eccolo, il test di gravidanza è risultato positivo! È in arrivo un nuovo bebè!
Quante emozioni nel cuore, quanti pensieri nella mente. Un’esperienza nuova, un sapore diverso dall’altra volta. Ebbene sì, la famiglia di Marco e Rachele si allargherà nuovamente!
Indice
Il sentire del nuovo arrivo
Il sentire legato ad un nuovo arrivo può avere sfumature davvero diverse, non solo da coppia a coppia ma anche per gli stessi genitori che rivivono l’esperienza per la seconda o per la terza volta.
Una nuova gravidanza porta grande gioia, l’emozione dell’attesa, la scoperta di una complicità con il partner diversa da prima, ma emergono anche emozioni forti, spesso molto diverse da quelle che la coppia ha vissuto per l’arrivo del primo figlio.
Come il percorso che ha portato la coppia al secondo/terzo figlio può essere molto diverso dal primo, anche i pensieri della e nella coppia possono essere i più svariati: in generale, secondo la mia esperienza, emergono fin da subito riflessioni molto concrete, come lo spazio in casa o l’economia della famiglia, e successivamente nascono i pensieri “del cuore”, ossia legati alla relazione con il primo figlio e a come il rapporto con lui cambierà inevitabilmente.
Mamma e papà possono avere percezioni contrastanti rispetto al futuro che li aspetta.
L’arrivo di un secondo figlio viene vissuto solitamente con maggior consapevolezza, a volte con più preoccupazione.
L’alone di “magia” e di “perfezione” che spesso accompagna l’immaginario nella prima gravidanza, lascia il posto ad un maggior realismo che spesso porta la coppia a vivere il tempo di attesa solamente come una serie di visite ed esami. Una rincorsa contro il tempo, già sommersi da incombenze e da conciliazione casa-lavoro.
Emotivamente parlando, l’annuncio in famiglia di un secondo figlio in arrivo può assumere sfumature ben più complesse: ci sono coppie che sono già genitori non solo del primogenito ma anche di bambini mai nati dopo di lui e che, come spesso accade, hanno vissuto questo lutto quasi totalmente in silenzio.
Questi genitori quindi accolgono il nuovo arrivo sicuramente con immenso amore da un lato, ma dall’altro con un’esperienza alla spalle che è una ferita e che, avendo già coinvolto tutta la famiglia in passato, è vissuta con un carico emotivo non indifferente.
Ci sono poi coppie per le quali la prima gravidanza del più grande o l’evento della sua nascita ha richiesto particolari attenzioni di tipo medico, per questo questo nuovo arrivo è sicuramente una grande gioia ma può riportare fin da subito a galla questioni irrisolte, emozioni forti, timori e ricordi che tutto ad un tratto tornano ad essere vivi.
In sostanza, il sentire di un nuovo arrivo e di una nuova gravidanza, è un sentire che fin dall’inizio assume un sapore del tutto nuovo, perchè nasce da una coppia che ha esperienza e che ha un vissuto alle spalle.
Famiglia e tempi: una questione di equilibri
L’arrivo di un nuovo componente in famiglia pone di fronte alla necessità di rivedere completamente gli equilibri sotto tutti i punti di vista, a volte fin dalle prime settimane di gravidanza.
Se già ci si considerava genitori equilibristi con un figlio, quando la famiglia si allarga nuovamente si comprende quanto il secondo bambino richieda di investire nuove risorse ed energie e di sviluppare nuove capacità per essere ancora più equilibristi di prima.
E il bimbo non è ancora nato, immaginiamoci poi!
Parliamo di equilibri legati al tempo, in quanto fin da inizio gravidanza è chiaro quanto il tempo dedicato al secondo figlio in arrivo vada “incastrato” con il tempo dedicato al fratellino. Spesso molte mamme mi raccontano quanto tempo per immaginare e sognare ci sia stato nella prima gravidanza e quanto invece nella successiva i mesi siano letteralmente volati. Spesso il nono mese arriva così in fretta da percepire la mancanza di un tempo dedicato esclusivamente alla seconda pancia.
Ci sono mamme che con con il sorriso mi raccontano di non aver avuto le stesse attenzioni e coccole che il partner ha donato loro nella prima gravidanza: se infatti con il primo figlio non è consentito fare sforzi e tutti aiutano le future neo mamme per evitare che si stanchino, con la seconda gravidanza la musica spesso cambia!
Inevitabilmente le “mamme bis”, come le chiamo io, vivono una gravidanza fisicamente molto più stancante, perché hanno inevitabilmente un carico di attività e di incombenze molto diverso da quello di una famiglia composta solo dalla coppia. Sono già mamme di cuccioli che giustamente richiedono attenzione, contatto e presenza, notte e giorno.
In tutto questo, un’attenzione particolare va riservata anche alla coppia: mamma e papà devono necessariamente ripensare e ricostruire un nuovo equilibrio che non sarà più quello vissuto da neo genitori, né quello sperimentato come genitori di un solo figlio, ma sarà davvero “altro” rispetto a tutto quello che la coppia fino a quel giorno ha potuto sperimentare.
Fratello e sorella maggiore, già dalla pancia
Un secondo o terzo figlio in arrivo mette subito mamma e papà in condizione di confrontarsi con chi c’è già: grande o piccolo che sia, il suo ruolo ha la sua importanza fin dall’inizio.
Accade in genere che mamma e papà non annuncino subito la nuova attesa al primo figlio, quasi come un piccolo segreto nella coppia da custodire ancora per un po’… eppure il primogenito inizia a relazionarsi con i genitori in modo diverso oppure inspiegabilmente prende in considerazione la pancia come qualcosa di vivo e presente.
Il rapporto che si crea tra il primo figlio e il pancione è speciale fin dall’inizio. Pensate quanto dal grembo materno il nuovo bebè possa ascoltare la voce del fratello o della sorella e quanto questo suono diventi per lui un sottofondo continuo, una compagnia e una presenza che lo accompagnerà per tutta la vita.
D’altra parte, agli occhi del futuro fratello o sorella maggiore la crescita della pancia ha dell’incredibile: la mamma si trasforma e diventa culla e nutrimento, il papà parla al piccolo nel pancione e nel frattempo racconta al grande di quando era lui ad essere nel grembo della mamma. Il fratellino maggiore si immagina il piccolo nella pancia e lo vorrebbe già vicino per giocare a pallone con lui.
In tutta la famiglia quindi, dai piccoli ai grandi, ci sono attori protagonisti che vivono questa attesa con il proprio ruolo e con le proprie emozioni, percezioni, immaginando quello che un giorno sarà.
In merito a questi ruoli, nel suo libro “Benvenuto fratellino benvenuta sorellina”, la giornalista Giorgia Cozza ricorda quanto anche in tutto questo cambiamento il ruolo della mamma sia centrale: se da un lato inizia ad amare il futuro bambino fin da subito, ancora prima di poterlo abbracciare, dall’altro è anche il tramite emotivo che favorisce l’amore nel fratello maggiore e che col tempo imparerà a fare spazio nel suo cuore per poterlo accogliere.
Un nuovo cambiamento, anzi una nuova evoluzione per tutta la famiglia.
Prepararsi al nuovo arrivo
Accade spesso che la mamma si trovi a ridosso del parto a pensare “Come sono arrivata fino a qui?”. Il tempo è volato, è stato difficile ricavarsi uno spazio per sé e ora il momento si sta avvicinando.
Anche per la seconda gravidanza, è davvero molto importante e consigliato dedicarsi un tempo per prepararsi ad accogliere la nuova creatura.
Prima di tutto un tempo dedicato al proprio corpo: la respirazione, il rilassamento, l’ascolto del corpo sono importanti prima di ogni parto ed anche se si ha avuto esperienza in passato, ogni parto è unico come lo è ogni bambino.
Poi è prezioso un tempo dedicato alla coppia che come abbiamo detto, è una coppia in evoluzione e che ha bisogno di uno spazio solo per sé, per preparasi con cura all’arrivo del nuovo figlio.
Ecco perché, per esperienza personale come mamma di tre figli, consiglio alle coppie di intraprendere un corso di preparazione al parto anche alla seconda o terza gravidanza.
Lo consiglio con il cuore.
Un nuovo corso non è solo un ripasso, è un tempo dedicato per ascoltarsi, per guardarsi ancora negli occhi pensando al futuro.
Anche se tutte le coppie seguite per la seconda o terza gravidanza in questi ultimi anni dicono che tra un figlio e l’altro si erano dimenticati tanti dettagli ed è stato prezioso riprenderli in mano con una consapevolezza diversa, emerge sempre quanto sia stato indispensabile ritrovarsi in due.
Perché se è vero che di base la coppia sa già cambiare i pannolini o portare in fascia un neonato, è altrettanto importante che mamma e papà si dedichino un tempo per “allargare gli spazi”.
Un bambino che arriva chiede infatti uno spazio nuovo, che non è solamente quello negli armadi, ma è soprattutto uno spazio del cuore, della testa, nella famiglia.
È quindi necessario un tempo in cui la coppia si fermi per capire dove e come si è arrivati fino a lì, cosa si è costruito nel tempo e quali sono le risorse che la famiglia potrà attivare in futuro per creare un qualcosa che è totalmente nuovo.
Diventa importante ripercorrere l’esperienza passata per capire cosa non ha funzionato, cosa sarà importante replicare e in quali aspetti di parto e di crescita si desidera un’esperienza diversa.
Fonti
- Giorgia Cozza, Benvenuto fratellino benvenuta sorellina, Il leone verde, 2018
- Ilaria Magrinelli, Uno, due e… te! L’attesa, la nascita e i primi mesi, Red!, 2022